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Letteratura israeliana

Yishai Sarid

Yishai Sarid

Yishai Sarid è nato nel 1965 a Tel Aviv, dove lavora come avvocato. Il poeta di Gaza (E/O 2012), suo secondo romanzo, ha vinto in Francia il Grand prix de littérature policière nel 2011.

Tutti i libri di Yishai Sarid

Ultime recensioni

  • Una guida turistica nei lager nazisti è ossessionato dai meccanismi del genocidio.
    — Internazionale, 18 dicembre 2020
  • Il protagonista del perturbante Il mostro della memoria di Yishai Sarid è uno storico israeliano della Shoah che, per arrotondare, lavora come guida per accompagnare studenti e politici del suo paese nei lager in Polonia. Tuttavia, la ripetuta vicinanza con i luoghi della disumanità...
    — Il Venerdì di Repubblica, 29 novembre 2019
  • Mai accettare le crudeltà del passato, mai tollerare le manifestazioni più feroci dell’uomo. Se il monito a non ripetere gli errori non viene appreso, anche tragedie spaventose come l’Olocausto degli ebrei si riducono alla sola, arida successione di numeri e di contabilità.
    — Sololibri, 15 luglio 2019
  • Fare la guida per le scolaresche non era né è di certo il suo sogno. Andare e venire per la Polonia, snocciolare informazioni precise, puntigliose quasi, davanti ad adolescenti brufolosi e distratti. Stare lì a guardarli mentre pregano avvolti nella bandiera di Israele ma...
    — Mangialibri, 28 giugno 2019
  • Questo intenso libro di Yishai Sarid (“Il mostro della memoria”, edizioni e/o, pp. 135, 15€) tocca un tema delicato e importante, l’uso politico ma anche sociale e popolare della memoria storica. Riguarda Israele e la Shoah, ma offre uno sguardo che va oltre la specifica...
    — Noidelladiaz, 25 giugno 2019
  • È una riflessione originale sul peso del male, sulla sua forza di contaminazione, la nuova opera sull’olocausto dello scrittore israeliano Yishai Sarid, ben conosciuto in patria per romanzi di successo a livello internazionale, come Il poeta di Gaza, e che ora si ripresenta...
    — Lettera 43, 9 giugno 2019
  • Intervista a Yishai Sarid, tra i protagonisti della nuova narrativa di Israele, autore de «Il Terzo Tempio» (Giuntina, 2018), «Il poeta di Gaza» e «Il mostro della memoria» (entrambi per e/o, rispettivamente 2012 e 2019). «Il personaggio di un mio libro, agente dello Shin...
    — Il Manifesto, 12 aprile 2019
  • Il protagonista scrive una lunga lettera al direttore dello Yad Vashem, l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah a Gerusalemme, nel tentativo di giustificare un accaduto, che viene svelato solamente nelle ultime righe del romanzo. L’uomo inizia raccontando dei suoi studi...
    — Risvolti di copertina, 1 aprile 2019
  • Ritenuto non idoneo a intraprendere la carriera diplomatica, il protagonista accetta una borsa di studio per un dottorato di ricerca sulla Shoah. Ben presto, per arrotondare lo stipendio fa da guida nelle visite ai campi di concentramento in Polonia. Per quanto cerchi di mantenere...
    — Playboy, 15 marzo 2019
  • Nel romanzo "Il mostro della memoria" di Yishai Sarid (Edizioni E/O, pp. 135, €15) il protagonista ebreo ripercorre a modo sup la tragedia della Shoah. All'inizio è solo un laureando che deve cercare la sua strada. Per tanti motivi finisce per specializzarsi nella storia della...
    — L'Eco del Varesotto, 22 febbraio 2019
  • Si può raccontare l’orrore senza esserne toccati nel profondo? E quanto può costare a un essere umano nutrire il mostro del ricordo? Il protagonista di questa storia è un marito e un papà, ma soprattutto è uno studioso che deve fare i conti con la frustrazione. Per...
    — Cooperazione, 14 febbraio 2019
  • Scrive una lettera al direttore di Yad Vashem (l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah), il protagonista e voce narrante del libro di Yishai Sarid. Una lettera lunga tutto il libro per raccontare la sua esperienza e la sua trasformazione negli anni di lavoro come guida...
    — Leggere a lume di candela, 2 febbraio 2019
  • Ancora una volta è il dovere, l'urgenza della testimonianza a muovere il narratore di questo breve volume: "io sono il contenitore di questa storia. Se le crepe dentro di me si allargassero fino a provocare una rottura, la storia andrebbe persa" (p. 9). Proprio per questo lui...
    — Critica Letteraria, 28 gennaio 2019
  • Un giovane storico israeliano, mentre segue un dottorato sulla Shoah, per guadagnarsi da vivere fa da guida a gruppi in visita nei campi di concentramento in Polonia. Lontano da casa, dalla moglie e dal figlio, pensa di riuscire a non farsi coinvolgere emotivamente. Ma le ombre...
    — Amica, 27 gennaio 2019
  • È possibile confrontarsi con l’orrore senza restarne annichiliti? Lo scrittore israeliano Sarid invita a riflettere sul rischio che il peso della Shoah divenga insostenibile o provochi rifiuto
    — Avvenire, 27 gennaio 2019
  • Uno storico affronta i documenti in modo scientifico. Uno storico compone la memoria in modo scientifico. Così, quando gli viene chiesto di illustrare il passato – anche quello più atroce – può legittimamente pensare di poterlo fare senza esserne scalfito. Certo, nelle...
    — Cultweek, 27 gennaio 2019
  • Ascolta il programma, dal minuto 25:00.
    — Radio Popolare, 27 gennaio 2019
  • (...) Non sempre i romanzi che parlano della Shoah sono efficaci. Anzi, a volte, messi a confronto con capolavori come Se questo è un uomo di Primo Levi o Tu passerai per il camino di Vincenzo Pappalettera, possono risultare davvero deboli. Non così Il mostro della...
    — Il Giornale, 26 gennaio 2019
  • Nel romanzo Il mostro della memoria di Yishai Sarid (e/o, traduzione di Alessandra Shomroni, pp. 144, e 14) il protagonista arrotonda lo stipendio di ricercatore accompagnando gruppi di studenti e di ufficiali dell’esercito israeliano in visita ai lager nazisti: come vede oggi...
    — La Lettura - Corriere della Sera, 26 gennaio 2019
  • Ritenuto non idoneo a intraprendere la carriera diplomatica, il protagonista accetta una borsa di studio per un dottorato di ricerca sulla Shoah. Per arrotondare lo stipendio decide di accompagnare in veste di guida gruppi di studenti, di politici e di ufficiali dell’esercito...
    — Il Libraio, 18 gennaio 2019

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