«Straordinario, uno dei più abbaglianti e commoventi memoir degli ultimi anni».
Michiko Kakutani, The New York Times
Se a metà degli anni ’50 ti trovavi a vivere a Leechfield, era molto probabile che a un certo punto della vita avessi commesso qualche sbaglio, o che non avessi colto un’occasione, o che magari ti fossi rassegnato. Non c’erano molte altre ragioni per abitare nella cittadina petrolifera più piccola, brutta, provinciale, puzzolente e sperduta del Texas orientale. A Charlie Marie queste cose erano capitate tutte e tre, ma Mary Karr, sua figlia, lo avrebbe scoperto solo molto più tardi, e dovevano passare ancora molti anni prima che si sentisse pronta a raccontarlo in questo memoir. D’altronde c’erano cose più urgenti di cui occuparsi per una bambina di cinque anni: come nascondere le chiavi dell’auto per assicurarsi che l’ennesima sbronza della mamma non si traducesse in un incidente mortale, o correre al bar per ascoltare le storie alcoliche che il papà raccontava ai colleghi della raffineria. C’era un sacco da fare insomma, senza contare quelle che davanti alla polizia venivano definite “discussioni familiari” ma che sarebbe stato più esatto chiamare esaurimenti nervosi, incendi e sparatorie.
Il club dei bugiardi è la storia di una famiglia disperata e felice, di un’infanzia difficile e consapevole, di uno dei tanti sogni americani che ogni giorno cadono a pezzi. Ma soprattutto è la storia memorabile di come si possa sopravvivere a tutto questo. Per raccontarlo.
Mary Karr
Mary Karr (Groves, Texas, 1955) è una delle scrittrici americane più ammirate del nostro tempo. Il suo libro d’esordio, Il club dei bugiardi, è stato salutato come una rivoluzione nel mondo della letteratura americana, ed è proprio intervistando Mary Karr che la prestigiosa Paris Review ha inaugurato la sua serie dedicata all’arte di scrivere memoir. Fra le sue opere ricordiamo i memoir Lit, Cherry, e il saggio The Art of Memoir. Ha scritto quattro raccolte di poesie. Ha collaborato con il New Yorker, The Atlantic, e Washington Post. Insegna letteratura all’Univeristà di Syracuse. Vive a New York.