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International Prize for Arabic Fiction 2024. Vince A Mask, the Colour of the Sky di Basim Khandaqji

Le Edizioni E/O annunciano che A Mask, the Colour of the Sky, dello scrittore palestinese Basim Khandaqji, è il romanzo vincitore dell'International Prize for Arabic Fiction (IPAF) 2024, il più importante premio letterario del mondo arabo. Nel settembre del 2024 il libro sarà pubblicato dalle Edizioni E/O, nella traduzione di Barbara Teresi, e successivamente verrà pubblicato da Europa Editions.

A Mask, the Colour of the Sky è stato scritto da giugno a settembre del 2021 (poi pubblicato in Libano nel 2023), mentre Basim Khandaqji si trovava nelle carceri israeliane, dove è detenuto dal 2004.

L'annuncio della vittoria del premio è stato dato dal presidente della giuria dell'IPAF Nabil Suleiman, nel corso della cerimonia annuale di premiazione che si è tenuta il 28 aprile 2024 ad Abu Dhabi. I giudici hanno selezionato il libro vincitore fra 133 titoli candidati scritti in lingua araba, provenienti da vari paesi dell'arabofonia. Il premio è stato ritirato per conto dell'autore dalla sua editrice, Rana Idriss, direttrice della casa editrice libanese Dar al-Adab.

In un'intervista con gli organizzatori dell'IPAF, il fratello di Khandaqji ha dichiarato che il testo è stato composto «in circostanze difficili. [...] Basim si trovava all'interno di varie prigioni, trasferito da una prigione all'altra a causa delle misure arbitrarie prese dall'amministrazione carceraria. Talvolta perdeva parte delle informazioni raccolte perché una guardia carceraria le distruggeva».

Il commento di Nabil Suleiman, Presidente della Giuria del Premio 2024, sulla vittoria di Khandaqji: «A Mask, the Colour of the Sky fonde il personale con il politico in modo innovativo. Si avventura nella sperimentazione di nuove forme narrative per indagare tre tipi di coscienza: quella del sé, quella dell'Altro e quella del mondo. Analizza una realtà complessa e amara fatta di frammentazione familiare, trasferimento forzato, genocidio e razzismo. I fili della storia, del mito e del presente sono delicatamente intrecciati in una narrazione che pulsa di compassione di fronte alla disumanizzazione, e che è animata dal desiderio di libertà dall'oppressione, sia a livello individuale che sociale. A Mask, the Colour of the Sky dichiara l'amore e l'amicizia come elementi centrali per l'identità umana, al di sopra ogni altra appartenenza».

L'autore
Basim Khandaqji è nato a Nablus, in Cisgiordania, nel 1983. Ha studiato giornalismo presso la Al-Najah National University di Nablus. Dal 2004 è detenuto nelle carceri israeliane. In carcere ha terminato gli studi universitari, laureandosi in scienze politiche con una tesi in studi israeliani. Nel corso della sua prigionia ha pubblicato tre raccolte di poesie: Rituals of the First Time (2010), The Breath of a Nocturnal Poem (2013) e The Narcissus of Isolation (2017); e tre romanzi: The Eclipse of Badr al-Din (2019), The Breath of a Woman Let Down (2020) e A Mask, the Colour of the Sky (2023). È anche autore di oltre 200 articoli, tutti fuoriusciti dalla prigione clandestinamente e pubblicati con l'aiuto del fratello e della sorella, che a turno hanno trascritto ed editato i suoi testi.

Il libro
Il colore azzurro del cielo del titolo del libro evoca l'azzurro della carta d'identità israeliana che il protagonista Nur, un giovane archeologo palestinese, di Ramallah, che sta scrivendo un romanzo sulla vera storia di Maria Maddalena, trova nella tasca di una giacca usata. Vinto dal desiderio di lasciarsi alle spalle il campo profughi e potersi spostare liberamente per il paese, visitando i siti archeologici di cui è appassionato, decide di far falsificare il documento apponendo la sua fotografia e di spacciarsi per israeliano, anche in virtù del fatto che padroneggia la lingua ebraica: Nur diventa Ur e inizia un viaggio alla ricerca di un'identità, della memoria del suo paese e dell'amore. Un romanzo che si inserisce nel filone della "letteratura delle carceri", ma che si allontana dai generi classici di autofiction e memoir, creando un'opera di finzione che descrive con cura eventi e personaggi fittizi. A Mask, the Colour of the Sky è una letteratura di resistenza che indaga le dinamiche identitarie che si sviluppano durante un’occupazione, e tocca questioni spinose come il revisionismo storico e la rivendicazione della terra, attraverso la cancellazione della memoria palestinese.