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Il ponte di Pietra

Autore: Gregory Freidin (The Times)
Testata: Internazionale
Data: 24 maggio 2011

Il romanzo di Aleksandr Terechov prende il titolo dal grande ponte di Mosca dove si consumò un misterioso fatto di sangue. Negli anni novanta, mentre lavorava come reporter per un tabloid investigativo russo, Terechov s'imbatté nel "Caso dei lupacchiotti", l'omicidio- suicidio di due adolescenti sul ponte di Pietra, avvenuto il3 giugno 1943. Al centro del caso c'era il figlio quindicenne del ministro dell'aviazione di Stalin, Volodja Sachurin, che uccise Nina Umanskaja, figlia quindicenne di un diplomatico sovietico che all'epoca era stato appena nominato ambasciatore in Messico. L'arma apparteneva a un amico che stava con loro sul ponte-Vano Mikojan, il figlio di Anastas Mikojan, uno dei più stretti compagni d'armi di Stalin. L'indagine rapidamente prese una piega inattesa con la scoperta del diario di Volodja, che conteneva dettagli su una società segreta d'ispirazione nazista nata nella scuola d'élite che i tre adolescenti frequentavano. "Il Quarto Impero" era composto da una decina di ragazzini, tutti appartenenti a famiglie importanti: si erano dati titoli nazisti e fantasticavano di sottrarre il potere ai padri alla fine della guerra. Il ponte di pietra è una miscela di giallo su un "caso freddo", documentario romanzato e indagine storica senza note a piè di pagina, il tutto nella forma di un monologo in prima persona, Russo di coscienza di un detective da hard-boiled. Benvenuti nella Russia postimperiale dell'epoca postnostalgica.