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Una folle impresa pulp

Autore: Matteo Merli
Testata: Scanner.it
Data: 7 ottobre 2011

L’idea di una nuova collana come Sabot/Age curata da Massimo Carlotto è quella di spingersi verso un terreno di genere che sappia raccontare il nostro reale, facendolo con un ottica che possa scardinare l’immaginario noir preesistente nella lettura odierna italiana. Matteo Strukul cofondatore di Sugarpulp, movimento letterario dedicato al pulp noir, ci spinge verso due gang di criminali che si contendono la zona veneta: da una parte ci soni i Pugnali Parlanti, aderenti alle triadi cinesi, e dall’altro c’è una cosca locale che fa capo al sanguinario Rossano Pagnan. In mezzo a loro appare con furore violento, Mila Zago, abbandonata dalla madre e violentata da una banda di assassini, ed ora è diventata una killer abilissima. Il suo scopo primario è mettere in scena una vendetta esemplare, mettendo i cinesi contro i veneti in un doppio gioco stringente che come ovvio ricorda da vicino una pellicola di Leone, come Per un pugno di dollari. Se la trama non a abbaglia di originalità, la forza della forma di scrittura sugarpulp è avere a disposizione una buona immaginazione e un linguaggio narrativo sincopato e tagliente, molto southern nel diramare le scene d’azioni e costruire conseguentemente dei cambi di prospettiva coinvolgenti. I dialoghi sono fulminanti e quello che conta sono i personaggi che s’impongo caratterialmente per liberarsi in un racconto pulp debordante e godibile pagina per pagina. Se il cinema la fa da padrona come scenario di riferimento, non inquina la scena medesima delle geometrie narrative, dimostrando il talento di Strukul nel saper reggere la storia su binari di un genere iperrealista ma non manicheo, e per questo fresco e vitale come un giovane scrittore deve fare alla sua prima opera letteraria.