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Ho paura che ti interessi il mio dolore

Autore: Tiziana Lo Porto
Testata: D Repubblica
Data: 28 ottobre 2023

(...) Viene da pensare che a volte la deriva è l'unica direzione che desideriamo prendere. E che la soluzione stia solo nell'accettarlo. Anche a rischio di catastrofe. Nel romanzo, di catastrofi, ne accadono due, una dopo l'altra, e si rivelano per quello che sono: eventi liberatori perché prescindono dalla volontà di chi li subisce. La nostra eroina sopravvive e, se il libro non finisse, andrebbe di sicuro in cerca di una nuova e interessante deriva. Ma qui si ferma chiudendosi la porta alle spalle, un dito schiacciato nella porta. La lasciamo andare a malincuore, lei e il suo romanzo, che ha la sfrontatezza di certi autori punk della scena newyorchese (vengono in mente Kathy Acker, Jim Carroll o Richard Hell) e la grazia e imprevedibilità del cinema di Chantal Akerman, citata dentro il libro dalla protagonista: " Souvent je ressasse et je travaille autour du manque, du rien, comme dit encore ma mère". In italiano: "Rimugino spesso soffermandomi su ciò che manca, sul niente, come continua a dire mia madre". E d'altronde intorno a cos'altro, se non a ciò che manca, al niente, costruiamo romanzi e vite?