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I libri di NRW: I soli delle indipendenze

Autore: Fabio Poletti
Testata: Nuove Radici
Data: 8 aprile 2024
URL: https://www.nuoveradici.world/cultura/i-libri-di-nrw-i-soli-delle-indipendenze/

I primi coloni portoghesi arrivarono nel Seicento. Poi giunsero i francesi, attratti dalle montagne d’avorio strappate agli elefanti per questo decimati in pochi anni. Da qui il nome del Paese Côte d’Ivoire, che nei documenti ufficiali rimane declinato in francese e mai tradotto, per esplicita richiesta dei diplomatici ivoriani all’Onu. Nel 1893 i francesi si annessero il Paese come colonia. Una dominazione durata fino al 1958, qando con un referendum la Costa d’Avorio ottenne l’indipendenza, ratificata due anni dopo da Parigi. Ma la riconquistata autonomia dopo secoli di dominazioni europee lasciò il Paese nelle mani di una casta avvezza più alla corruzione che alla crescita economica. Dei problemi lasciati dalla colonizzazione parla questo seminale romanzo di Ahmadou Kourouma, I soli delle indipendenze, pubblicato dalle edizioni e/o. Ahmadou Kourouma, nato nel 1927 e scomparso nel 2003, è una delle maggiori figure letterarie della Costa d’Avorio, uno dei massimi esponenti del romanzo africano in lingua francese. Le Edizioni E/O hanno pubblicato Aspettando il voto delle bestie selvagge e Allah non è mica obbligato, vincitore del premio Grinzane Cavour 2003. In questo romanzo, attraverso gli occhi del principe malinké Fama, Ahmadou Kourouma narra una storia di colonizzazione e di indipendenza e dei suoi effetti imprevedibili e illusori. Alla fine ne esce una profonda riflessione su quanto l’imperialismo coloniale abbia influito anche dopo l’indipendenza dell’Africa occidentale, nella politica, ma soprattutto nelle coscienze. Questo primo romanzo di Ahmadou Kourouma, pubblicato nel 1968, narra la decadenza del principe malinké Fama Dumbuya, “nato nell’oro, il cibo, l’onore e le donne” e ridotto a vivere di espedienti, sullo sfondo di una Costa d’Avorio che ha da poco conquistato l’indipendenza dalla Francia. Il titolo allude proprio a quei regimi nati dalle lotte per l’indipendenza, che per la loro assoluta e comune negatività sembrano a Fama meritevoli soltanto di un generico plurale. Regimi dai confini aleatori tracciati dai colonizzatori, frontiere intollerabili da sopportare per chi sente di appartenere a una cultura antica, radicata in ben più ampi territori. Nella virulenta descrizione di Kourouma viene messa alla berlina sia la borghesia arrivista e ingorda, che ha preso in mano il destino del paese, sia i capi tradizionali corrotti e servili. Questo romanzo divenne un modello per generazioni di lettori e di scrittori africani e rivelò subito un autore eccezionale, una voce sarcastica e amara, ma anche traboccante di vitalità.