Zacharias è un pescatore e vive a Campo, in Camerun, probabilmente negli anni settanta; Zachary, suo nipote, psicologo, abita a Parigi. La scrittrice camerunese Hemley Boum intreccia le loro vicende, almeno nella finzione, perché i due non si conoscono. Entrambi appartengono a una stirpe maledetta di uomini in fuga: non sanno come vivere, anche se le loro donne gli danno la forza per farlo. Zacharias e Zachary vogliono credere alla propria innocenza, come chiunque. Hemley Boum fa cominciare e finire la loro storia alla foce del fiume Ntem, cornice e al tempo stesso metafora della narrazione. La prosa di Boum non smette mai di creare echi tra Zacharias e Zachary - come se volesse mostrare ai suoi personaggi che sono amati. È come un'aria di rumba congolese che attraversa le epoche. Hemley Boum ferma il tempo per cogliere il momento in cui le nostre esistenze vacillano, in un romanzo luminoso destinato a diventare un classico.