(...) È un mondo che diventa sempre più simile a quello attuale, quello che Michel Bussi tratteggia nel suo ultimo capitolo della saga N.E.O., caratterizzato da ipocrisia, disuguaglianza e terrore per il diverso. Il Mondo Nuovo si regge sul dominio tirannico di Ogenor e Mordelia che, spinti dalla presunzione di essere gli unici in grado di “illuminare” tutti e tutto con la loro visione e il loro sapere, seminano terrore e impongono un regime che ben si distanzia dall’essere democratico ed equo. Divisi in classi sociali - i Prema occupano il gradino più basso, appena sotto quello riservato ai Primitivi - i protagonisti di questo nuovo capitolo si trovano nuovamente su due fronti contrapposti dove la differenza non è data più dalla casa di appartenenza (Tepee o Castello) ma dalla caratura morale delle scelte fatte. Bussi disegna un mondo che, nonostante sia popolato solo da adolescenti, è ben carente dell’idillio e dei valori che solitamente caratterizzano questa età: violenza, dipendenza da droghe, manipolazione dell’informazione, tradimenti sono alcuni dei temi trattati e che impongo al lettore una attenta riflessione sul mondo odierno. La violenza, in particolare, assume un ruolo sempre più evidente, lasciandosi scandagliare nelle sue molteplici sfaccettature che la differenziano da quella puramente fisica, e forse meno insidiosa. Come già accaduto per il secondo volume, anche il terzo libro è privo di un capitolo iniziale riassuntivo: una scelta che rischia di scoraggiare chi ha letto le parti precedenti non poco tempo fa.
