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Nel Midwest russo e ucraino non dialogano

Autore: Gianni Santamaria
Testata: Avvenire
Data: 12 dicembre 2025

«W hat a russian story. It's real dostoevity », esclama Dunja Gourman, docente americana di Letteratura russa, quando il futuro marito Jevhen Samars'kyi, appena giunto dall'Ucraina, le racconta una vicenda scabrosa di cui è stato protagonista nella madrepatria. Una storia che ha coinvolto due ragazze, una acerba che lui ha rifiutato e l'altra peccaminosa, da cui si è lasciato tentare, finendo - ubriaco in una rissa e in un grosso guaio che lo hanno costretto a emigrare. Uaa vicenda rusticana degna di finire in un romanzo di Fëdor Dostoevskij o di qualche altro autore russo dell'Ottocento. Dunque, Una storia russa di Jevhenija Kononenko (edizioni e/o) parla della Russia, come recita una famosa battuta di Woody Allen su Guerra e pace ? Anche. Ma il romanzo ha una cornice negli Usa, la storia centrale si svolge in Ucraina ed è stato scritto in ucraino nel 2012, due anni prima dell'annessione russa della Crimea. È dunque una storia profondamente ucraina. L'autrice - che è nata a Kiev nel 1959 e dall'inizio della guerra vive tra Europa e Stati Uniti - mette in scena una galleria di personaggi e di situazioni piene di ironia, ma che fanno anche riflettere sui rapporti tra i due Paesi in guerra, le loro lingue le loro letterature. Una serie scoppiettante di riferimenti letterari e di giochi di parole tra i due idiomi che non sono facilmente comprensibili in tutte le sfumature dal lettore italiano. Encomiabile in questo senso l'impegno del traduttore Alessandro Achilli, che ha limitato le note esplicative a pie' di pagina, attingendo all'espressività della nostra lingua. (...)