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"Rashomon": sudamericano in Israele

Autore: Rossana Miranda
Testata: Il Riformista
Data: 19 dicembre 2011

Morte di un biografo (Edizioni E/O, 2011), l'ultimo romanzo dello scrittore colombiano Santiago Gamboa, comincia con un invito al Congresso Internazionale di Biografi e della Memoria. Si parte da qui per un viaggio dal sud degli Stati Uniti fino al Medio Oriente, passando per l'Europa. Un viaggio nel tempo e nello spazio, tra infermità e salute. Il protagonista è uno scrittore colombiano che ha vissuto a Roma per 2 anni per riprendersi da una grave malattia polmonare, come lo stesso Gamboa. In quegli anni si rende conto della piega frivola presa dalla sua vita. E gli vuole porre rimedio. Il Congresso lo porta a Gerusalemme, città sofferta, segnata dalla guerra e dalla morte. Città centrale per il giudaismo, l'islamismo e il cristianesimo. In questo contesto fortemente simbolico, ogni personaggio di Morte di un biografo racconta la sua versione di uno stesso fatto - oltre alla propria storia - incrociando i fili del racconto a Gerusalemme. Questo libro ha vinto il premio La Otra Orilla nel 2009 ed è considerata l'opera più completa dello scrittore sudamericano. Morte di un biografo fa sfilare personaggi estremi e assurdi che, anche se potrebbero essere perfettamente reali, non esistono in carne e ossa. L'autore di Perdere è una questione di metodo(Guanda, 1998) si inventa la vita di Sabina, un'attrice porno italiana con ambizioni progressiste che dall'essere una ragazzina timorosa è passata ad essere una diva del cinema hard. Un cinema porno con molte elucubrazioni politiche di sinistra. Ci sono anche José Maturana, un pastore evangelico ex drogato che ha trovato la salvezza grazie ad un messia tatuato che vive a Miami. Dopo avere partecipato al Congresso, Maturana viene ritrovato morto nella sua stanza. Tutto indica che è stato un suicidio ma la versione dei fatti di ogni personaggio fa nascere dubbi. Un libro denso, che Gamboa ha vissuto come un'impresa titanica, impossibile da compiere. Tradotto in sedici lingue, Gamboa ha anche pubblicato Vida feliz de un joven llamado Esteban, Los impostores, Octubre en Pekín, El cerco de Bogotá e El síndrome de Ulises. Attualmente Santiago Gamboa è assessore alla cultura dell'ambasciata colombiana a Nuova Delhi. Il suo prossimo romanzo collegherà la sua Colombia natale con la città indiana.