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La fabbrica degli esordienti ora insegue i cinquantenni

Autore: Cristina Taglietti
Testata: Corriere della Sera
Data: 29 dicembre 2010

[...] «Dark come Amélie Nothomb, provocante come Elena Ferrante» è, invece, lo slogan con cui e/o lancia la sua esordiente di punta, Viola Di Grado, ventitreeene catanese, laureata in lingue orientali, che attualmente vive a Londra (da e/o, a febbraio esce anche Fabio Bartolomei, professione pubblicitario, al suo esordio con Giulia 1300 e altri miracoli). Il romanzo della Di Grado si intitola Settanta acrilico, trenta lana ed è ambientato in Inghilterra, a Leeds, dove, in «una casa assediata dalla muffa accanto al cimitero», vive Camelia con la madre (anche qui il rapporto madre-figlia è indagato nelle sue complicazioni comunicative) e dove incontra un ragazzo cinese, Wen, che le insegna la sua lingua.