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Chi parla d'amore

Autore: Virginia Grassi
Testata: Luukmagazine
Data: 26 marzo 2012

Riflettono, meditano, piangono sulle pene del cuore. Sull’amore perduto o che si sta disgregando, sull’amore che non arriva o che è arrivato al momento sbagliato. Si incontrano, di giovedì, alle ore 19, a Parigi, in una sede sempre diversa. Raccontano la loro storia: “c’era chi voleva sbarazzarsene una volta per tutte, o ammantarla di un’aura favolosa e trasformarla in ricordo epico. O chi la raccontava per evitare agli altri di sprofondare negli stessi tormenti”.
Le pagine rosa salmone – o peggio, fuxia – dell’ennesimo tormentone da chick lit? Le smielate digressioni ironico-confettate per pollastre e pollastrelle? No, a sviscerare i crucci del cuore questa volta sono gli uomini. Inaspettatamente.
Gli uomini di oggi che si sentono confusi, indifesi, perduti – nei sentimenti più che mai – e così si riuniscono per raccontare e raccontarsi. Un cenacolo segreto di cuori infranti, tutto al maschile, in cui trovano spazio le esperienze più disparate: un marito traditore e innamorato, un impotente che, d’un tratto, si ritrova pieno di baldanza, uno sprovveduto spennato dalla segretaria, un felice libertino che venera la propria compagna, sono solo alcuni dei singolari personaggi del club parigino del giovedì.
Tra loro, le vicende tragicomiche del cameriere Denis Benitez, ex-sciupafemmine, con la singolare capacità di saper percepire a colpo d’occhio l’essenza di ogni donna in cui si imbatte; peccato che proprio ora che vorrebbe accasarsi sembra che nessuna se lo fili più. Come non prestar fede alle sue teorie ossessivo-persecuzioniste su un complotto femminile ordito contro la sua persona?
Poi c’è l’intellettuale da prima serata Philippe Saint-Jean, pedante e così autocompiaciuto, che tra un discorso sui massimi sistemi e un’infarcitura kantiana tenta di consolare il proprio cuore con la vezzosa star della moda Mia.
Infine Yves Lehaleur, l’uomo arrabbiato, l’uomo ferito: era sulla soglia di una vita perfetta quando sua moglie si è fatta trascinare in una nottata di fuoco con uno spogliarellista lampadato; da allora è cominciato il suo lungo viaggio tra le donne pubbliche.
La cicogna delle edizioni E/O inaugura l’arrivo della primavera con la brillante penna di Tonino Benacquista: con “Gli uomini del giovedì” l’autore si allontana dal genere noir, per portarci alla scoperta delle sofferenze dell’uomo medio francese. Lo fa con una narrazione controcorrente, piacevole e sciolta, capace di ironizzare su sè stessa, ma in modo discreto e poco chiassoso.
Una storia che dedica a tutte le donne della sua vita, certo, perchè per parlare di uomini, come si fa a non saper anche di donne? Ha un sapore universale che nonostante l’apparente limitazione geografica e di gender, parla a tutti.