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Le nostre separazioni – David Foenkinos

Autore: Chiara Rea
Testata: Via dei Serpenti
Data: 28 maggio 2012

«Quel sabato sera ci trovavamo entrambi tra gli invitati di una festa. Le circostanze non avevano niente di straordinario, il che spesso è la maniera migliore per imbattersi nello straordinario. Ci siamo conosciuti lì per caso, andando dietro ad amici di amici, anelli di una bella catena d’amicizia che ci avrebbe condotto a trovare l’amore. Voglio dire un vero amore, uno di quelli che ti proiettano nella categoria degli esseri risibili».

Basta leggere questo breve paragrafo per capire che genere di libro è Le nostre separazioni di David Foenkinos: un romanzo che parla di sentimenti, di amore, di un grande amore, e lo fa con quel misto di poesia, lieve ingenuità e ironia che sfiora il cinismo senza mai toccarlo come forse soltanto i francesi riescono a padroneggiare, al cinema e in letteratura, senza mai rischiare di essere ridicoli.
La storia è quella dell’amore tra Alice e Fritz – unica come tutte le storie d’amore e al tempo stesso uguale a milioni di altre –si conoscono a una festa di amici, si piacciono, si mettono insieme, si lasciano, si rimettono insieme, arrivano a un passo dal matrimonio, si perdono e si ritrovano numerose volte (da qui il titolo ben indovinato). Attraverso il punto di vista di Fritz, seguiamo le vicende di questa coppia attraverso il tempo: lo sbocciare dell’amore, i primi litigi, la decisione di andare a convivere, il crescere e il maturare dei due protagonisti, poi la rottura e tutte le sue tragicomiche conseguenze. Osserviamo Fritz perso senza la sua Alice e insieme a lui ci ricordiamo di come anche la più bruciante delle delusioni d’amore possa lenirsi con il tempo. Grazie al suo sguardo tenero e buffo, riusciamo a convincerci che a volte esistono legami più forti del tempo e della lontananza, ma ci rendiamo anche conto che non sempre ciò che sembra più bello e giusto è anche realizzabile.

«Quella era dunque la felicità: uno stato di completa soddisfazione. Uno stato tondo, senza la minima crepa. Si aveva il diritto di essere felici senza essere nella soddisfazione completa? Esisteva un solo momento in cui un uomo poteva sentirsi in uno stato “completamente” qualcosa? Il giorno delle mie nozze ho ammesso i limiti della frenesia di ogni estensore del dizionario Larousse: esistevano una quantità di parole che non bisognava definire. La felicità non era chiusa da qualche parte, veniva vissuta in un’aria infinita».

Le nostre separazioni – oltre che sull’amore – è anche una riflessione sulla felicità, su quanto sia sfuggente e impalpabile, abusata e bistrattata, spesso non riconosciuta, a volte gettata via in cambio di una forza oscura e attraente. Grazie a un tono lieve e avvolgente e a una scrittura che, pur nella sua semplicità, conquista il lettore, Foenkinos è riuscito a creare un romanzo leggero e piacevole, da leggere tutto d’un fiato, che strappa più di un sorriso e regala qualche piccolo spunto di riflessione.