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L'Italia è un paese per vecchi?

Testata: Noiritaliano
Data: 8 giugno 2012

L’Italia è un paese che lascia poco spazio ai giovani e nel quale i posti di comando sono in mano a persone non proprio freschissime (fate conto che parecchi politici nostrani sono nati quando c’era ancora il duce). Eppure, sotto la cenere, qualcosa si muove. Io di anni ne ho 27 e sto cercando di far diventare questo blogghettino il luogo di riferimento per autori e appassionati del noir di casa nostra.

Per questo ho deciso di stilare una piccola “formazione tipo” di quegli autori sotto i quarant’anni (età in cui, oggi come oggi, vieni visto come un giovanotto imberbe) che, secondo me, potrebbero lasciare una traccia nel panorama del poliziesco all’italiana. Si tratta di autori con cui ho avuto il piacere di collaborare e di leggerne le opere e nei quali ho trovato quel qualcosa in più che mi ha fatto pensare: “di questo scrittore ne sentirò ancora parlare”.

Lasciatemi dire che sarà difficile, in un’Italia dove lo scrittore noir più importante ha quasi 90 anni, riuscire a sfondare, a superare pregiudizi e quell’atavica avversione che gli italiani hanno vero “il nuovo che avanza”. Spero ci riusciranno, perché se lo meritano e perché, sopra ogni altra cosa, se lo meritano i lettori.

PIERGIORGIO PULIXI (1982)

Pulixi, cagliaritano trapiantato in Veneto, è il più giovane di questa formazione ed è quello che secondo me ha le carte in regola per diventare un nome pesante del noir italiano. E’ allievo di Massimo Carlotto e la sua scrittura è rabbiosa e coinvolgente, i temi trattati sono scottanti e si rifanno al “noir d’inchiesta”. I personaggi complessi e ben caratterizzati, sono figure combattute tra un desiderio di rivalsa nei confronti della vita e la ricerca di una “normalità” che gli è stata negata. E’ un profondo conoscitore del “sottobosco” criminale, del modus operandi e del suo linguaggio.

Cosa ho letto: Una brutta storia (2012), E/O Edizioni

Perché penso possa farcela: Perché non ha paura di “sporcarsi le mani” con vicende aderenti alla realtà.

Cosa protrebbe fermarlo: Quando esordisci con un libro che sorprende i lettori, dopo devi riconfermarti.