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“Gli uomini del giovedì”: uno sguardo ironico sul rapporto tra il maschio contemporaneo e il gentil sesso

Autore: Ilaria Cairoli
Testata: Panorama
Data: 9 agosto 2012

“Per alcuni si trattava di un appuntamento riservato a soli uomini in cui si parlava di donne. Altri bisognosi di solidarietà, vi vedevano l’ultimo rifugio dei caduti in una guerra eterna. Per tutti, indipendentemente da dove venissero e da cosa avessero vissuto, era innanzitutto il luogo dove raccontare la propria storia. Dove confidarsi senza cercare di convincere, senza finalità terapeutiche, senza aspettarsi niente in cambio, tutt’al più che la propria storia creasse un’eco in quella di un ascoltatore anonimo venuto in cerca di risposte.”
È uscito a Marzo di quest’anno, pubblicato da E/O, Gli uomini del giovedì di Tonino Benacquista, francese di origine italiana.
La storia è peculiare. A Parigi, ogni giovedì, un gruppo di uomini, eterogeneo per provenienza, stato sociale, carattere, età, storia e cultura, si riunisce segretamente in luoghi anonimi e sempre diversi della città per fare un’unica cosa: raccontarsi.
Le regole sono poche, ma molto rigide: vietato commentare ad alta voce le storie degli altri, vietato giudicare, vietato lasciare la sala mentre qualcuno sta parlando, vietato soprattutto alle donne. Perché è proprio di donne che gli uomini parlano. Sono loro l’oggetto misterioso dei monologhi tra uomini che avvengono tutti i giovedì.
Nessuno offre risposte o soluzioni ai problemi esposti dagli uomini che si avvicendano nel racconto di sé, soltanto orecchie e qualche chiacchiera a fine incontro. Ed è così che si conoscono i tre uomini, le cui singole vicende sono raccontate in questo libro, intervallate dai giovedì comunitari.
C’è il filosofo da talk-show che si strugge per la donna che ha perso e si ritrova tra le braccia di una modella di grido, ammaliata dalla sua cultura; c’è un cameriere di una brasserie, scapolo impenitente, che si convince all’alba dei trenta, che ci sia un complotto planetario contro la sua virilità; c’è un marito che, tradito dalla moglie in una notte di follia con uno spogliarellista, decide di mollare tutto e di fare quello che non aveva mai osato: scoprire la donna e il sesso in tutte le sue varianti. Riusciranno i loro fugaci incontri a risolvere la loro fatica di vivere le donne?
I destini degli uomini del giovedì sono tutti diversi, ma in una cosa sono simili: la difficoltà di comprendere e rapportarsi alle donne, creature agognate e respinte in tutta la loro incomprensibilità.
Un romanzo che racconta, finalmente, il punto di vista dell’uomo nella relazione di coppia. Si tratta di “pene d’amore declinate al maschile”, come dichiara l’editore stesso in quarta di copertina. Uno sguardo originale e auto-ironico sul maschio contemporaneo e sui suoi segreti sentimenti.
“Per Philippe Saint-Jean non c’era bisogno di aver letto romanzi romantici o i comportamentisti, era una semplice questione di buon senso: più si desidera e più l’oggetto desiderato si allontana, è la prima lezione che impara l’adolescente che si strugge.”
Un’occasione sia per gli uomini, per ritrovarsi nelle storie di altri, sia per le donne, per sbirciare il dietro le quinte del comportamento maschile.
Tonino Benacquista è nato a Choisi-le-Roy nel 1961. Vive da sempre in Francia, ma è di origini italiane. Ha debuttato con il genere noir e si è affermato anche in Italia con La commedia dei perdenti del 1991 e Malavita tradotto in italiano nel 2006. Oltre che di letteratura, in Francia è noto per essersi occupato anche di drammaturgia, sceneggiatura, fumetti e libri per l’infanzia.