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Non passare per il sangue

Testata: Napoli Post
Data: 25 ottobre 2012

Il romanzo di Eduardo Savarese ‘Non passare per il sangue’, edizioni e/0, nasce da una esperienza autobiografica: la figura della nonna dell’autore. Nel primo libro, il magistrato napoletano, trasferisce alcuni ricordi di infanzia rispetto alla complessa storia d’amore tra i suoi nonni. E’ uno spunto importante attraverso il quale mettere a confronto due generazioni diverse e lontane, non soltanto per l’età anagrafica, ma anche per le esperienze. È la prima volta che Luca torna in Afghanistan dopo la morte di Marcello. È un giovane ufficiale dell’esercito italiano che più di ogni cosa vuole compiere il proprio dovere, anche se quella terra secca gli ricorda Marcello a ogni respiro, il vuoto che gli ha lasciato Dentro da quando non c’è più. A lui toccherà l’ingrato compito di consegnare alla famiglia i suoi effetti personali ed è la nonna di origini cretesi, Agar, a presentarsi all’appuntamento. Nel loro incontro Marcello rivivrà bambino nei ricordi della nonna, e uomo fatto in quelli di Luca che presto svelerà ad Agar l’intensità del sentimento che li legava. Un legame che la donna rifiuta, stretta nel rancore verso il nonno di Marcello, conosciuto al tempo dell’occupazione fascista di Creta. La tensione tra i mondi così lontani di Agar e Luca, attraverso gli echi di due guerre e la perdita degli affetti, si scioglie nella accettazione dell’irriducibile identità di ciascuno. C’è vita oltre il sangue. Sì perché c’è l’amore? “ Certo – risponde lo scrittore - ho voluto descrivere una storia ricca di sentimenti che anche se vissuti in epoche diverse sono veri sentimenti. Agar e Luca, attraverso la morte di Marcello, entrano in contatto per svelarsi reciprocamente e si raccontano quello che non avrebbero raccontato ad altri: la prima il difficile amore per il marito, che in qualche modo ha dovuto subire, mentre il secondo il bellissimo rapporto che lo ha legato al nipote del quale era innamorato e che aveva scelto”. Ed a proposito di come avvicinare sempre più i giovani alla lettura il magistrato scrittore sostiene: “Certo, oggi, ci sono le tecnologie, ma credo che i libri saranno sempre protagonisti del percorso culturale di chi intenderà scegliere anche questo mezzo”.

L’autore nato nel 1979, vive a Napoli, è magistrato e studioso di diritto internazionale. Tiene un corso di scrittura creativa per diversamente abili presso l’associazione ONLUS “A Ruota Libera” e collabora con Antonella Cilento nei laboratori di Lalineascritta. I suoi racconti sono apparsi in raccolte e antologie. Finalista al premio Italo Calvino 2010, è stato segnalato dalla giuria per il romanzo L’amore assente, dalla cui rielaborazione è nato ‘Non passare per il sangue’.