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Piergiorgio Pulixi, Una brutta storia

Autore: Polpettine
Testata: Giallomania
Data: 10 dicembre 2012

Avete presente i film di Quentin Tarantino (Le Iene, Pulp Fiction)? La struttura dei suoi film? Tanti personaggi. Spezzoni di scene che scorrono e niente sembra avere un filo logico. Un’assenza di legame tra loro fino alla fine del film dove tutto si incastra perfettamente e dici “Quentin chapeau hai saputo stupirci anche questa volta”!
Adesso immaginate tutto questo trasformando la pellicola in pagine ed inchiostro. Questa è la struttura di questo noir italiano di Piergiorgio Pulixi un libro spietato, a tratti crudo, forte. In alcune situazioni un pugno nello stomaco per l’aggressività, la violenza di alcuni eventi, di alcune azioni. Si alternano pagine di storie dei vari personaggi con momenti di azione. Il che ti porta a  far fatica ad entrare nella trama subito, ma man mano che vai avanti diventa tutto molto scorrevole, tutto semplice da non riuscire a staccarti da queste pagine.
Gli ingredienti di questo noir sono quelli classici (amore, potere, odio, corruzione, vendetta, ricatti, soldi, droga, ecc..). Sono classici sì, ma l’autore Pulixi sapientemente è riuscito a renderli comunque interessanti mai banali. Con la sua scrittura decisa, forte ed essenziale. Il livello di attenzione è sempre alto non ci sono momenti morti, noiosi. Ricco di colpi di scena fino alla fine. E’ una lotta continua senza esclusioni di colpi da parte di tutti. La cosa che ho trovato molto interessante e forse innovativa in questo noir e che i personaggi principali Mazzeo e Ivankov sono due personaggi negativi… una lotta di potere ad armi pari tra il male e il male.
I personaggi sono vari tutti ben rappresentati nel carattere, nelle debolezze, nei problemi, nei tormenti. L’autore è stato così preciso così bravo che alla fine non riesci quasi più a vederli come “mostri” per quello che hanno fatto ma li vedi come esseri umani con un cuore…crudele ma un cuore.
Quindi detto tutto questo non mi resta che dire “Piergiorgio chapeau sei riuscito a stupirmi” e consiglio vivamente la lettura di questo noir italiano!