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Massimo Maugeri e il suo avvincente “Trinacria Park”

Autore: Salvatore Spoto
Testata: Internews Agenzia Giornalistica Nazionale
Data: 17 aprile 2013

Un grande “parco tematico” in una piccola isola, stella di natura nel mare che circonda la Sicilia. Questo è lo scenario dove si sviluppa la trama di “Trinacria Park”, romanzo di Massimo Maugeri, nato a Catania, città dove la scrittura è un’arte che si respira tra i muri di nera lava etnea, il profumo del mare e quello dei gelsomini. Basti pensare a personaggi come Giovanni Verga, Vitaliano Brancati, e altri.
Il libro di Massimo Maugeri, con la prefazione di Valerio Evangelisti, racconta in poco più di duecento pagine una storia che parte da lontano o da vicino, a seconda dei punti di vista, tra mitologia, ricordi antichi ed eclatanti episodi moderni. Lo scenario è quello della inaugurazione di un ‘opera destinata a far parlare, appunto il “parco tematico”, il più importante e strabiliante d’Europa, fiore all’occhiello della rinascita sociale e culturale isolana che intende distinguersi ed elevarsi nel panorama delle attrattive turistiche mondiali.
La storia inizia con il ritrovamento di uno scritto molto antico che contiene brani di un poema scritto nella lingua greca classica, relativo alle tre Gorgoni, malefiche sorelle, espressione dell’antica epoca greca, che rappresentavano le varie forme di perversione.
Interessante scoperta storico-letteraria? Certamente, ma vi è di più. All’antico si affianca il moderno. È terribile come le malefiche Gorgoni.
Nel parco tematico, affollato per l’inaugurazione, si sviluppa, infatti, una terribile epidemia. La morte si diffonde tra gli ospiti, ne muoiono a decine, visitatori e autorità. Muore anche il presidente della Regione Siciliana e, con lui, molti altri personaggi in vista.
Alla meraviglia che suscita gioia per la grande realtà del parco tematico, si sostituiscono la tragedia e il terrore. La penna di Massimo Maugeri è agile nel tirare fuori sensazioni e paure. Il suo scrivere asciutto e deciso ha il potere di fare entrare il lettore nei panni di uno dei protagonisti di una vicenda iniziata con l’ammirazione e l’emozione ma divenuta fonte di terrore e sconvolgimento per quanto accade. Eppure, tra terrore e lutto, si fa strada l’inquietitudine, non legato alla morte ma alla vita.
Perchè un così grande disastro? Se lo chiedono i cittadini, ma soprattutto gli investigatori. È stato un attentato batteriologico? Le autorità ordinano la quarantena. Intanto il sentimento latente sotto la coltre della morte, prende sempre più corpo. Ha un nome: sentimento.
È questo il collante che crea un intreccio inspiegabile ma vero, le vite di personaggi, maschili e femminili, che fanno storia per conto loro. Si muovono come figura di un misterioso e invisibile burattinaio, potrebbe essere l’antico Fato dei Greci, assistito dalle terribili Gorgonie, cattive dee che giovano brutti scherzi all’umanità.
Si presentano vestiti con gli abiti della Morte nello scenario di “Trinacria park”, creato per essere allegro, ma dai colori cupi e velati di lacrime e terrore. Di grandioso, ormai non resta più nulla. Sono loro che abbattono quel sogno di grandezza che doveva impressionare il mondo e pongono al centro del muto palcoscenico della vita figure, diverse l’una dall’altra, di uomini e donne, caratterizzati da elementi che suscitano angoscia, malessere. Colpa del Fato che si lascia consigliare dalle perfide Gorgonie? Ritorno al passato in una Sicilia, figlia dell’antico mondo greco, governata da una Fato, non padre ma patrigno?
“Trinacria park” di Massimo Maugeri può essere interpretata come ritorno dell’antica visione del mondo, per esempio, quella di Euripide e della sua epoca, dove gli uomini erano personaggi del teatro governato da un magico ed invisibile burattinaio, il Fato dal quale dipendeva il destino di ogni essere umano.