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Recensione: "We are family" di Fabio Bartolomei

Autore: radiolinablu
Testata: La Fede Librovora
Data: 28 maggio 2013

Il protagonista di questo strepitoso romanzo si chiama Almerico Santamaria, all'inizio della storia ha 4 anni ma sa già di essere un genio e se ne vanta! Da quello che si dicono gli adulti quando pensano che lui non li stia ascoltando, sembra che Al sia destinato a grandi cose, nessuna possibilità gli sarà preclusa. Così Al decide che non può perdere tempo e fin da subito inizierà a cercare la sua strada e un modo per salvare il mondo, a partire dalla sua splendida famiglia che lui considera perfetta e che ama da morire.
Essere molto intelligente però non è affatto salutare per un bambino! Anche se non fa fatica ad assimilare i concetti più complicati e a memorizzare nomi e date, Almerico non sempre riesce a capire il mondo degli adulti e quella trama infinite di regole non scritte, a volte piuttosto ipocrite, che regolano la convivenza civile ma che per lui sono incomprensibili.

E' impossibile non innamorarsi di questo bambino, poi ragazzino e infine adulto, della sua innocenza, del suo entusiasmo e del suo candore. Al guarda alla vita con gioia, ogni giorno si impegna a rendere un po' più felici  le persone a cui vuole più bene, ovvero la mamma Agnese, il papà Mario Elvis e la sorellina Vittoria. I Santamaria sono poveri nelle finanze ma non nello spirito! A loro basta poco per inventare un gioco o un'avventura perchè, se sono insieme, ai Santamaria non manca niente.
Al, con la sua intelligenza e sagacia, è un precursore dei tempi: sono memorabili le sue osservazioni sugli italiani, sulla politica e sul futuro e, con estrema ironia, fa riflettere sul mondo e sui rapporti umani.
Per una serie di fatti, anche spassosi in realtà, Al non crescerà mai e mai perderà l'entusiasmo e la curiosità che lo contraddistinguono. Questo lo renderà un emarginato per la maggior parte della sua vita ma chi vedrà cosa c'è di bello in lui avrà la fortuna di vivere con una persona speciale, colui che ha scoperto, senza farlo apposta, il segreto della felicità: rimanere bambini.
Ovviamente non mancano i momenti di commozione: Fabio Bartolomei è bravissimo a coinvolgere completamente il lettore e a farlo immedesimare con il suo protagonista tanto da dimenticare di essere logici e cinici e diffidenti. Di conseguenza il finale spiazza e lascia disorientati e increduli. Ma è perfetto.
Romanzo consigliatissimo, non troverete di meglio.

Giudizio finale espresso con una bocca affamata:

Possiedo una collezione di bocche abbastanza vasta, non so neanche spiegarmi in perchè, semplicemente mi piacevano e le ho salvate in una cartella. Comunque dato che, com'è ovvio, non ho mai avuto occasione di utilizzarle, ma le trovo tutt'ora molto belle ed espressive, ho pensato che potessero tornar utili per sintetizzare il mio pensiero sul singolo libro. Ci provo!

Questo romanzo re-insegna il valore e l'importanza del gioco per un'esistenza appagante e felice. Come dice Al, si diventa davvero vecchi quando si rinuncia ad un divertimento per paura di sporcarsi. Io, come lui, spero che non arrivi mai quel momento!

Spero di avervi incuriositi, questo libro è davvero incredibile e lo consiglierò a tutti d'ora in poi!
Se i bambini geniali e irriverenti vi sono simpatici non potete proprio perdervelo.
Notte notte!