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"Sette vite e un grande amore" di Lena Divani

Testata: Rumore di fusa
Data: 5 settembre 2013

Appena pubblicato da edizioni E/O, "Sette vite e un grande amore" è la storia narrata direttamente Zucchero, micio bianco come la neve, nato trovatello ma ben intenzionato a passare la sua settima ed ultima vita nel miglior modo possibile. E così, non appena nel suo cortile appare Madamigella, scrittrice complicata come solo le donne sanno essere (un mix di frivolezza e profondità, lunaticità e stravaganza, impegno e serietà professionale), Zucchero ha ben chiaro che è con lei che vuole vivere. E dato che "quando si desidera molto qualcosa, di solito si riesce ad ottenerla" (L. Divani, Sette vite e un grande amore, E/O, p. 145), il micio riesce effettivamente "ad adottarla" (questo il suo punto di vista): Madamigella, pur senza troppa convinzione nè trasporto verso il piccolo batuffolo bianco, lo porta a casa con sè, ospitandolo nel suo appartamento ateniese che divide con il compagno Ziggy. E qui iniziano le vicende di Zucchero: testardo, simpatico, intelligente, sensibile e talvolta vanitoso, come ogni vero micio che si rispetti. La sua missione sarà quella di farsi amare in tutto e per tutto da Madamigella, inizialmente refrattaria alle troppe tenerezze, così come ai rapporti duraturi e alle eccessive responsabilità.

Questo divertente (ma non superficiale!) romanzo di Lena Divani, docente presso l'Università di Atene, non a caso ha avuto grande successo in Grecia. Con uno stile spiritoso (indimenticabili le "MIAO - Massime Infallibili e Assolutamente Oggettive" disseminate sapientemente nel testo) e una trama convincente, l'autrice ci racconta la vita quotidiana di umani e gatti (i quali vivono effettive sette vite diverse, progredendo in saggezza), informandoci intanto, con nonchalance, su storia, carattere, abitudini e anatomia del nostro amato felino domestico. Inoltre sono numerose le "strizzate d'occhio" ai molti scrittori gattofili, citati di tanto in tanto.
Ma il punto di maggior merito è, a mio parere, ancora un altro. Senza dirlo mai esplicitamente, questo libro racconta una storia ben precisa: quella di un essere umano che, completamente assorbito dalla sua vita tra alti e bassi (relazioni amorose, lavoro, viaggi, lutti, ozi, nevrosi, ecc.), a mano a mano diventa davvero "addomesticato" da Zucchero. Madamigella è una donna come tante, che vive una routine dove un gatto conta, prevedibilmente, piuttosto poco: all'inizio Zucchero è, ai suoi occhi, poco più di una palla di pelo da nutrire e alla quale dare qualche coccola, che comporta spese, danni casalinghi, pulizie domestiche aggiuntive. Madamigella, dal carattere a tratti ruvido e indipendente, non è poi la "padrona" dei sogni di Zucchero, spesso costernato per essere incompreso dalla sua amata umana... alla faccia di chi crede che il gatto non abbia bisogno dell'affetto umano! Ma pagina dopo pagina, mentre ci accorgiamo di come il gatto resti sempre accanto a Madamigella, durante gli innumerevoli cambiamenti e scossoni della sua vita, scopriamo che il "miracolo" è compiuto: l'amore ha trionfato, finalmente.

Il libro si conclude con la fine della settima e ultima vita di Zucchero, il cui "grande amore" del titolo è proprio quello che ha finalmente conquistato insieme a Madamigella: il loro addio è un momento inevitabilmente commovente, che però lascia un retrogusto dolce, appunto, come lo zucchero. Perchè il "miracolo" è compiuto: ancora una volta l'essere umano, per quanto miope, indaffarato e preso dalle sue importanti vicende mondane possa essere, una volta conosciuto l'amore di un gatto non può che esserne toccato nel profondo. Spesso mi è capitato di pensare che, se tutti noi avessimo sperimentato l'amore autentico di un animale, beh... la nostra prospettiva cambierebbe: verso gli animali e, in parte, verso tutta la nostra vita. Non credete? Perchè ha ragione Zucchero... "Coloro che ci amano sono altrettante stelle cadenti che ci illuminano per un istante, ci modificano e poi svaniscono" (L. Divani, Sette vite e un grande amore, E/O, p. 142). Non so se svaniscano davvero come le stelle cadenti, ma intanto ci hanno illuminati e cambiati per il resto del nostro tempo. Lettura consigliatissima!