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Venga pure la fine

Autore: Irene Blundo
Testata: La Nazione
Data: 22 ottobre 2013

È un uomo dai valori incrollabili, mosso da un ideale di giustizia che non gli concede di scendere a compromessi. Il tenente dei carabinieri Rocco Liguori è il protagonista del romanzo «Venga pure la fine» di Roberto Riccardi, edizioni e/o. Il giallo sarà presentato domani alle 18.30 alla libreria Mondadori, in Corso Carducci, dalla scrittrice Roberta Lepri. Colonnello dell'Arma e giornalista, l'autore ha fatto parte dei contingenti di stabilizzazione in Bosnia e Kosovo. Ed è negli orrori della guerra dei Balcani che si sprofonda fin dalle prime pagine dense di disumanità. Ma è soltanto l'inizio di un percorso attraverso la psicologia dei personaggi che formano la trama del libro dall'azione incalzante. Al tenente arriva inatteso un ordine dal comando generale: dovrà partire per l'Aia, a disposizione del tribunale internazionale per la ex Jugoslavia. Il colonnello Dragojevic, condannato per la strage di Srebrenica, è in coma per aver ingerito una dosa massiccia di antidepressivi. Ma il procuratore, non credendo al tentato suicidio, chiama a indagare Liguori, che sette anni prima in Bosnia aveva catturato "il macellaio", uno dei responsabili della pulizia etnica. La narrazione procede quindi con continui flashback, portandoci alla Bosnia-Erzegovina del 1995, alla guerra, alle città e vite smembrate dal dopo conflitto. Un racconto adrenalinico per arrivare alla cattura del criminale, che non nasconde gli intrighi internazionali e i giochi di potere tra i vari Stati. Ci sono ordini da eseguire da ogni parte. Ma per rispettarne alcuni, bisogna rinunciare a sé stessi, alla propria coscienza. Per Liguori l'ideale di giustizia viene prima di tutto, della carriera, dell'amicizia, dell'amore. E non si sottrae dall'ascoltare le confessioni del boia. Un romanzo avvincenti che, tra indagini e lacerazioni di popoli, conosce anche l'amore, seppur Rocco e Jacqueline si trovino sempre fuori tempo.