Login
Facebook
Twitter
Instagram
Newsletter

'Alcazar' di Nardini romanzo di libertà

Testata: La Repubblica
Data: 29 ottobre 2013

La libertà di poter cambiare, di trasformarsi, di essere chiunque. La libertà quando il tuo Stato te la nega e sei costretta a fuggire. La libertà di essere donna e mantenere la tua famiglia. La libertà delle proprie scelte di vita. La libertà di credere nell' amicizia e nella gratitudine. È un romanzo di libertà e passione l' ultimo lavoro di Stefania Nardini "Alcazar, ultimo spettacolo", che verrà presentato domani alle 18 nella libreria Ubik in via Benedetto Croce dall' autrice e da Maurizio De Giovanni. Il libro, edito da E/O, è pubblicato nella collana "Collezione Sabot/age", diretta da Colomba Rossi e curata da Massimo Carlotto. Siamo nel 1939, un tempo lontano in cui tante battaglie in difesa delle donne e del diritto all' espressione sessuale non sono ancora state combattute, eppure i sentimenti (quelli veri e quelli semplici) di questa piccola storia, narrata tra realtà e fantasia, rendono veri diritti ancora impensabili. La protagonista di "Alcazar" è Silvana Landi (vero nome della madre dell' autrice). Silvana, figlia di padre socialista, con il duce al potere si trova davanti a una scelta obbligata: diventa attrice per sostenere la sua famiglia. Per le donne in teatro, però, non è un periodo facile: Silvana rischia di diventare una delle tante soubrette, pronte a cedere il proprio corpo in cambio di una piccola parte. A salvarla da un destino che sembra già scritto, arriva Gino Santoni, in arte Cordera, diciamo una drag queen degli anni Quaranta, un uomo fatto di arte e passione. Cordera scopre in Silvana un talento innato per il trasformismo e la incita a coltivare questa sua dote. La accoglie sotto la sua ala protettiva, le insegna il mestiere e la protegge. Nasce un' amicizia, fraterna. E nasce una stella, che forse in pochi ricordano: Silvana Landi, negli anni Quaranta è stata la più grande trasformista italiana, dopo Leopoldo Fregoli, l' unica donna in Europa. Su questa traccia di cronaca familiare, Stefania Nardini imbastisce il suo romanzo legando a doppio filo due città che lei ama e conosce profondamente, Napoli e Marsiglia. Silvana e Gino Santoni partono da Napoli per Marsiglia per salvare Cordera dalle avance di un gerarca fascista che lo crede una donna. Tra i preparativi di "Pioggia di stelle", lo spettacolo che la compagnia dovrà rappresentare all' Alcazar (il mitico teatro dove si sono esibite le più importanti celebrità), la guerra che avanza, la passione nata tra Silvana e il siciliano (ombroso e misterioso) Alfred Morello, si dipana una storia serrata, che diventa giallo con la scomparsa improvvisa di Cordera. "Alcazar" procede per quadri, per immagini che ci presentano, con il fascino degli anni Quaranta, sentimenti semplici e intensi come l' amore, l' onestà, l' amicizia, la passione e per il teatro e la libertà.