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Un po’ di Ferrante in più

Autore: Giuliano Milani
Testata: Internazionale
Data: 16 gennaio 2014

Quest’anno nelle librerie allestite per il Natale spiccavano pile di Storia di chi fugge e di chi resta, terza parte del romanzo L’amica geniale, che da qualche anno tiene con il fiato sospeso in Italia e altrove un pubblico che non riesce a smettere di pensare alla complicata Lila e alla sua non più semplice amica Lenù.
L’autrice, Elena Ferrante, nel 1992 esordì con L’amore molesto sorprendendo con la sua voce sicura e profonda, con lo stile crudo e fulminante, e continuò a parlare di rapporti sofferti e di strategie di sopravvivenza con altri due racconti lunghi: I giorni dell’abbandono (2002) e La figlia oscura (2006). Dal 2011 pubblica ogni anno una nuova parte di quest’epopea napoletana giunta ormai al terzo capitolo.

Per chi dopo la lettura di quest’ultima ma non definitiva puntata non ne avesse ancora abbastanza, si consiglia questa raccolta di interviste, lettere e interventi brevi pubblicata nel 2003 e poi aggiornata. Fa capire la perfetta continuità del lavoro della scrittrice, e spiega tra le altre cose perché Elena chi si cela dietro lo pseudonimo di Elena Ferrante abbia sempre rifiutato di rivelarsi.

Il lavoro di scavo che compie con la scrittura, ci racconta, le è consentito proprio dalla libertà dell’anonimato. Rendere conto di ciò che scrive solo attraverso la scrittura stessa è un’opportunità creativa irrinunciabile. Un’eventuale rivelazione potrebbe minare le basi stesse del suo lavoro.