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Eduardo Savarese: “Si può avere vergogna d’amare?”

Testata: Stato Quotidiano
Data: 15 ottobre 2014

Foggia – QUANDO una vita fallisce è perché ha perso l’amore – o l’occasione dell’amore. Quando ha avuto vergogna di amare, rinunciando alla propria identità. Eduardo Savarese, magistrato e scrittore campano, torna sull’argomento provando ancora una volta a conturbare il lettore, a distanza di due anni dal suo primo e apprezzatissimo lavoro, dal titolo Non passare per il sangue (Edizioni E/O), segnalato dai giurati del Premio Calvino 2012. Venerdì 17 ottobre, dalle ore 17.30, nella Sala Rosa – Palazzetto dell’Arte “Andrea Pazienza” di Foggia, l’autore presenta il suo ultimo libro, Le inutili vergogne (Edizioni E/O 2014). L’incontro è organizzato dall’Agedo Foggia “Gabriele Scalfarotto”, in collaborazione con la libreria Ubik e, nelle parole di presentazione dell’evento formulate dall’associazione, può essere inteso come un momento importane per “affrontare, in modo autentico e meditato, i temi della religione, dell’amore, della liberazione del sé attraverso il percorso del protagonista, che giunge a vivere pienamente la propria omosessualità”. A conversare con Eduardo Savarese, il giornalista Enrico Ciccarelli. Letture a cura di Michele Sisbarra e Giuseppina Dota.

Le inutili vergogne (Edizioni E/O, maggio 2014; collana: Sabot/Age; pagine 224; euro: 16,50). Eduardo Savarese, dopo Non passare per il sangue, torna con un altro romanzo conturbante e autentico: Le inutili vergogne. Benedetto, Nunziatina, zia Gilda, Padre Vittorio sono i personaggi forti della trama incalzante che li accerchia e li fa misurare con l’ossessione del sesso e del peccato, l’esaltazione dell’amore, i corpi di maschi, femmine e trans, la presenza incombente di Dio. Savarese scandaglia e declina le diversità dell’amore raccontando vite che apparentemente hanno fallito perché hanno perduto l’amore. Ma la possibilità di redenzione rimane quando alla durezza della vita si oppone un cuore capace di ardere e sciogliersi.

Eduardo Savarese. Magistrato e scrittore, vive e lavora a Napoli. Tiene un corso di scrittura creativa per persone diversamente abili presso la ONLUS “A Ruota Libera”. Di recente ha pubblicato un racconto nella raccolta Se Stiamo Insieme, racconti sulle coppie di fatto (Edizioni Caracò 2013). Il suo primo romanzo, Non passare per il sangue, rielaborazione di L’amore assente, segnalato dai giurati del Premio Calvino nell’edizione 2012, è apparso per le Edizioni E/O nella Collezione Sabot/age nel 2012.