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Delitti, amori e riscatto a Venezia

Testata: La provincia di Cremona
Data: 14 gennaio 2015

Venezia, Anno Domini 1106. La città che conosciamo, ricca, potente, con i suoi maestosi palazzi e chiese, non è ancora nata: è solo un agglomerato di isolette di fango rubate alla laguna. Questo è il paesaggio che si presenta a Edgardo D’Arduino, giovane chierico amanuense dell’abbazia di Bobbio, quando arriva a Venezia. Una malattia l’ha colpito agli occhi, la vista vacilla, e per uno scriba dedito alla copiatura questo significa la fine di tutto. Edgardo ha avuto notizia che a Venezia, città di vetrai, conoscono un rimedio che guarisce gli occhi malati: una pietra per leggere. Edgardo comincia la sua ricerca disperata della pietra miracolosa e viene subito in contatto con il mondo dei fiolari, i vetrai del tempo, molto numerosi e attivi. Ma è appena stato commesso un delitto atroce: un giovane garzone viene trovato morto con gli occhi cavati; al loro posto uno schizzo di vetro trasparente. La ricostruzione attenta e storicamente attendibile di una Venezia medioevale mai raccontata prima fa da sfondo a una storia d’amore e di riscatto, attraversata da delitti orribili, false amicizie, lotte di potere, cataclismi e sconvolgimenti naturali. Roberto Tiraboschi, drammaturgo e sceneggiatore è riuscito, come scrive Massimo Carlotto, a costruire un affresco di «congiure e intrighi in una Venezia inedita», dove «il bene e il male si contendono una scoperta straordinaria».