Login
Facebook
Twitter
Instagram
Newsletter

Il silenzio delle conchiglie

Autore: Sonia Argiolas
Testata: Mangialibri
Data: 5 marzo 2015
URL: http://www.mangialibri.com/node/16821

È il 27 giugno 1880 quando nasce a Tuscumbia, piccolo paese nel nord dell’Alabama, Helen Keller. Ad appena 19 mesi la piccola cade vittima di una violenta febbre dovuta a una malattia non ben identificata all’epoca. La sua vita sarà, da allora, fatta di buio: la bimba sarà destinata infatti alla cecità e alla sordità. Qualche tempo prima del suo settimo compleanno, in una mattina del marzo 1887, in quello che lei considererà il giorno più bello della sua vita, sente una mano che l’afferra, pensa si tratti della mano di sua madre invece è quella della sua nuova insegnante, Anne Mansfield Sullivan. La mattina seguente, Anne le porterà una bambola e compiterà nella sua mano la parola “b-a-m-b-o-l-a”. È l’inizio di un grande cambiamento. È la luce. È la felicità. Anne le rivelerà ogni cosa, libererà il suo spirito e le insegnerà l’amore…Helen Keller racconta ne Il silenzio delle conchiglie i primi suoi vent’anni di vita. Destinata a un’esistenza fatta di oscurità, la Keller riuscirà a divenire una delle donne più importanti della storia novecentesca: studierà cinque lingue, otterrà la laurea al Radcliffe College, diverrà avvocato per i diritti civili delle persone affette da disabilità, suffraggetta e attivista politica. Ruoli sicuramente ben lontani da quelli che si potevano presagire nel momento in cui si ammalò, anche in considerazione dell’epoca in cui visse. Nessun vittimismo in queste intense pagine dalle quali emerge invece una grandissima determinazione, una passione e un entusiasmo straordinario per la vita e per la conoscenza. Non esistono limiti o, se esistono, possono essere superati a patto di non abbandonare i sogni, la speranza e la tenacia: è questo il messaggio che si ricava dalla lettura. Una grande donna che ha lasciato segni indelebili di una grande storia che ha ispirato, nel 1962, il bellissimo film Anna dei miracoli per la regia di Arthur Penn oltreché una serie manga, Il grande sogno di Maya dal quale è poi nato l’omonimo dorama.