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CRIME FICTION E TERRITORIO, IL GRANDE RITORNO DI MASSIMO CARLOTTO

Autore: Matteo Strukul
Testata: Sugarpulp
Data: 27 marzo 2015

CRIME FICTION E TERRITORIO: IL MAESTRO MASSIMO CARLOTTO SEGNA ANCORA UNA VOLTA LA STRADA DA BATTERE CON IL SUO STREPITOSO LA BANDA DEGLI AMANTI

In una situazione editoriale bizzarra in cui gli editori sembrano aver completamente abiurato generi come il noir, l’hard-boiled e il pulp e attenzione, non sto parlando di giallo e thriller, sembra davvero magnifico vedere come editori di qualità come E/O e Marsilio stiano invece, contro tutto e tutti, sfoderando un titolo “nero” dopo l’altro, sciorinando fra l’altro copertine di rara bellezza.

LA BANDA DEGLI AMANTI

In questi giorni, infatti, il ritorno dell’Alligatore sta spopolando in classifica con Massimo Carlotto impegnato ad attraversare da una parte all’altra l’Italia per promuovere al meglio un romanzo che si pone già come cardine per rifondare il genere e, azzerando tutto, rilanciare in grande stile una narrazione, ma anche un’estetica e un ritmo, devastanti e di cui qui a Sugarpulp sentivamo maledettamente la mancanza.

Non solo, oltre a Marco Buratti, Massimo prende anche Giorgio Pellegrini e Giulio Campagna,protagonisti di altri suoi romanzi e racconti di enorme successo e li aggiunge al plot de La banda degli amanti in un’operazione magnifica, intelligente, innovativa e che sa quasi da Batman contro Superman, targata DC Comics.

E non è una deminutio questa anzi, un’intuizione simile dimostra ancora una volta – se mai ce ne fosse bisogno – quanto Massimo sia un pioniere della letteratura, proponendo ai lettori un immaginarioperfettamente definito e pervasivo che gli consente di utilizzare i propri personaggi anche in cornici narrative assolutamente inedite e spiazzanti.