Login
Facebook
Twitter
Instagram
Newsletter

Carlotto e La banda degli amanti si raccontano a Scrittori nel tempo

Autore: Lucia De Mari
Testata: Corriere del Mezzogiorno
Data: 8 aprile 2015

Ascoltare chi scrive: l'ottimo riscontro di pubblico ha convinto Vito Santoro e Alessandro Aruta a continuare l'iniziativa di "Scrittori nel tempo" anche per i mesi di aprile, maggio e giugno, portando a Trani, con cadenza quasi settimanale, i migliori scrittori italiani, con un occhio di riguardo per quelli della cosiddetta generazione TQ, cioè Trenta-Quaranta.

L'appuntamento. E così domani, giovedì 9 aprile, alle 19, la libreria Luna di sabbia (Via Mario Pagano 193/5) ospita il quinto appuntamento della rassegna letteraria "Scrittori nel tempo. Letture della contemporaneità". A dialogare questa volta con il critico e saggista Vito Santoro, curatore dell'iniziativa, ci sarà il grande mestro del noir italiano, Massimo Carlotto, che con il suo nuovo romanzo "La banda degli amanti" edizioni e/o, sta dominando tutte le classifiche di vendita. In questo suo nuovo libro, lo scrittore padovano per festeggiare i suoi venti anni di carriera ha deciso di riunire i personaggi principali, e più amati, del suo universo narrativo.
Si incrociano così le strade e i destini del detective senza licenza Marco Buratti, l'Alligatore, e dei suoi sodali, l'attempato gangster Beniamino Rossini e l'analista Max la Memoria, con il ferocissimo "predatore" del nordest Giorgio Pellegrini di Arrivederci amore, ciao e di Alla fine di un giorno noioso, e ancora con l'ispettore di polizia dai modi spicci e anticonvenzionali (oltre che dall'abbigliamento tamarro) Giulio Campagna.
Si tratta dunque di un romanzo cross-over: che può essere considerato come una sorta di bilancio del percorso personale e artistico di Carlotto. Infatti ne "La banda degli amanti" sono presenti tutte le tematiche a lui care, a partire dal senso di sconfitta e di disadattamento rispetto all'oggi che pervade coloro che hanno creduto nello spirito rivoluzionario dei movimenti degli anni Settanta e soprattutto dal dominio assoluto e incontrastato del denaro sulla vita, di cui la mercificazione del corpo, specie quello femminile, e la propensione alla violenza sia mentale che fisica sono gli esiti più immediati.