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INFRAMEZZO #1 STORIA DEL NUOVO COGNOME DI ELENA FERRANTE

Testata: Maratona di libri
Data: 29 settembre 2015

COME E’ ARRIVATO NELLE MIE MANI – E’ il secondo volume della serie “L’amica geniale” di questa autrice senza volto, senza storia, che si chiama come me e come la protagonista del libro. Diego Colombo – sì, ancora lui, il giornalista del Corriere della Sera che fra due giorni va in pensione – mi ha detto: “Leggi Elena Ferrante. Quei libri lì te li mangi”. E ha avuto ragione. Il primo l’ho divorato, “L’amica geniale”, appunto. Il secondo molto di più, l’ho sbranato. L’ho letto a colazione rischiando di sporcarmi col caffè, l’ho letto mentre camminavo dalla metro all’ufficio, in bagno – va beh, che novità – nella vasca. A dieci pagine alla volta.
Il consiglio di lettura ha sempre un fascino grandissimo: perchè non sai cosa è stato scritto e cosa è stato letto, sai solo chi te lo sta consigliando. E tu affronti il testo aspettando qualcosa, qualcuno. E magari arriva altro. Leggere un libro che ti han consigliato vuol dire avere fiducia nella persona che ha deciso di farti un nome o un titolo.

IL LIBRO – E come fai a riassumere un libro del genere, una saga del genere, in poche righe? Quando me lo hanno cosnigliato, mi han detto “E’ ambientato a Napoli ed è la storia di queste due amiche, da quando sono piccole fino a quando hanno sessant’anni. Il secondo volume si chiude con le due protagoniste – Lila e Lenù – che hanno 23 anni. Due storie diverse, accomunate da Napoli e da quegli anni, gli anni ’60, ricchi di politica, di prospettiva. Ve lo dico chiaro: a me non c’è un personaggio che sia uno all’interno del romanzo che mi fa simpatia. Mi stanno tutti allegramente sulle palle. Lila non la tollero, buona al 10% e stronza all’altro 90%, senza la capacità di guardare al di fuori dei suoi cazzo di confini. Lenù, se possibile, mi sta ancora più sulle palle: sempre a lagnarsi, a lamentarsi, con la sua insicurezza che la rende schiava e vittima. Napoli, diciamocelo, non è descritta come “Vedi Napoli e poi muori” ma forse è quel che mi fa più simpatia di tutto: una città vittima che io non smetto di immaginarmi bella. In tutto questo, un libro di 470 pagine non si divora in una settimana se non ti conquista. Semplicemente meraviglioso.
L’amica Geniale
Storia del nuovo cognome
Storia di chi resta e di chi fugge
La bambina ritrovata

LEGGIBILITA’ – Vola praticamente

ROMANTICISMO – E’ tutto un sentimento, quindi romanticismo elevato

MOLE –Alta, 470 pagine.

PER CHI E’ PER QUESTO LIBRO – Per chi ama i libri che te la raccontano quasi fosse un film

PER CHI NON E’ QUESTO LIBRO – Per chi non ha la forza di continuare a leggere per ore, ha mal d’occhi

COM’E’ QUESTO LIBRO –Da mangiarselo

https://maratonadilibri.wordpress.com/2015/09/29/inframezzo-1-storia-del-nuovo-cognome-di-elena-ferrante/