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Recensione 'Hugo e Rose' di Bridget Foley

Testata: La ragazza che annusava i libri
Data: 5 ottobre 2015
URL: http://laragazzacheannusavailibri.blogspot.it/2015/10/recensione-hugo-e-rose-di-bridget-foley.html

Rose ha quella che si potrebbe definire una bella vita. Una grande casa, una certa solidità economica, un marito che la ama, e tre bambini pieni di vita: Isaac, Adam e la piccola Penny. Eppure Rose è una donna infelice. Si sente inadeguata, grassa e sciatta. Vorrebbe che suo marito fosse più presente, mentre il suo lavoro - Josh è un chirurgo - lo tiene spesso lontano da casa. Si sente una casalinga frustrata, intrappolata in una routine dai colori spenti. Soprattutto se paragonata alla sua vita notturna, quella che germoglia ogni volta che Rose scivola nel sonno, quella vita parallela in cui è ancora snella, audace e affascinante. In seguito ad un incidente avuto da bambina, Rose sogna ogni notte un'isola meravigliosa, piena di vivide avventure. Un'isola nella quale fin dall'inzio c'è qualcuno a farle compagnia: Hugo. I due crescono insieme, da bambini diventano adulti e ogni notte si ritrovano per vivere insieme nuove peripezie. Finché un giorno, nell'aria di sosta di un fast food, Rose non incrocia lo sguardo di Hugo. Un uomo reale, in carne ed ossa. Il confine tra sogni e realtà si dissolve e ciò che ne verrà fuori metterà a repentaglio tutto ciò che Rose ha costruito.

Rose è una donna insoddisfatta. Nonostante la vita le abbia regalato tre splendidi figli e un marito che l'adora, non riesce a sentirsi felice. Disprezza il suo corpo, che dopo l'ultima gravidanza ha perso tonicità e magrezza. Nonostante Josh provi per lei l'attrazione di sempre, Rose non riesce a ritrovare la sua femminilità, completamente assorbita dalle incombenze quotidiane e dal ruolo di madre. Ma c'è dell'altro. La realtà, per quanto bella e soddisfacente possa essere, non potrà mai competere con il suo mondo onirico, quel mondo in cui Rose è ancora agile e attraente, quel mondo dai colori iridescenti, nel quale Rose è una vera eroina. A condividere con lei questo mondo di avventure c'è Hugo. Lo scanzonato ed affascinante Hugo, che ogni notte da circa trent'anni, appare nei sogni di Rose, insieme alla magica isola sulla quale i due si sono incontrati da bambini. Rose ha imparato a convivere con la particolarità del suo mondo onirico, sia il marito che i figli sanno che mamma quando dorme sogna Hugo e sanno anche che tutto è scaturito da un incidente in bici di cui Rose è stata vittima da bambina. Da quel momento i suoi sogni sono cambiati. Anche Rose sa che Hugo è solo un sogno, eppure per lei quella vita parallela è importante, la fa sentire forte e invincibile, giovane e libera, regalandole le emozioni che non riesce più a provare nella vita reale. Mamma, mi racconti il sogno di Hugo che hai fatto stanotte? Perché mi chiedi sempre di Hugo? Perché quando parli di lui sei bella. Ma in un giorno come tanti, alla cassa di un fast food, accade l'impossibile. Rose si trova davanti Hugo. Il suo Hugo. L'Hugo dei suoi sogni. E nulla sarà più come prima. Il mondo reale inizierà a vacillare, la Rose moglie, e persino madre, lascerà il posto ad una donna piena di dubbi ed incertezze, che imparerà a sue spese quanto possa essere effimero il confine tra sogno ed incubo. Hugo e Rose è una di quelle letture che ho amato incondizionatamente, uno di quei libri che regalerò e consiglierò, una di quelle storie che ti entrano dentro e ti avvolgono con colori inaspettati, lasciandoti addosso una scia di sfumature emotive. L'autrice è bravissima a descrivere sentimenti e turbamenti, a rendere credibile ciò che non lo è. O forse è proprio questo il punto, forse i sogni condizionano davvero molte vite, seppure in termini differenti. Quanti di noi in fondo continuano a sentirsi insoddisfatti della propria esistenza perché lontana da un immaginario ideale di perfezione? Quanti di noi vorrebbero vivere come Peter e Wendy, in un mondo scevro da responsabilità, scadenze, aspettative, ruoli ed ostacoli? Ma è davvero questa la perfezione? Non c'è perfezione forse nel tornare stanchi dal lavoro e trovarsi davanti un sorriso sdentato? Non c'è perfezione nella quiete del venerdì sera, che segue ad una settimana di incombenze? Non c'è perfezione in una deviazione inaspettata che ci regalerà un paesaggio nuovo? Queste e tante altre le riflessioni a cui Hugo e Rose mi hanno condotto, mentre entravo in punta di piedi nella mente di questi eroi così imperfetti, appesantiti dagli anni e da qualche chilo di troppo, mentre imparavo a conoscere e ad apprezzare Josh, marito fedele e devoto, innamorato della sua Rosie e di difetti invisibili ai suoi occhi, mentre sorridevo davanti ai pensieri teneri del piccolo Adam. Non aspettatevi una storia dolce, dai toni pastello. Hugo e Rose è questo, ma anche tanto altro. Le tinte tenui ci sono ma si intrecciano a tonalità più scure e minacciose. E' un libro che contiene sogni ma, come ho già scritto, anche incubi ed angosce. Un ottimo esordio, una storia che consiglio a tutti coloro che amano osservare l'effetto che le sfumature surreali producono sul piano della realtà, a chi si sofferma sui significati simbolici e profondi delle cose.