Login
Facebook
Twitter
Instagram
Newsletter

Padiglioni lontani, M. M. Kaye, (E/O, 2015) a cura di Elena Romanello

Autore: Elena Romanello
Testata: Liberi di scrivere
Data: 7 agosto 2015
URL: https://liberidiscrivereblog.wordpress.com/2015/07/08/padiglioni-lontani-m-m-kaye-eo-2015-a-cura-di-elena-romanello/

La casa editrice E/O ripropone come lettura estiva ma non solo un famosissimo romanzo degli anni Settanta e Ottanta, Padiglioni lontani, di Mary Margaret Kaye, autrice inglese nata e vissuta in India, uno dei ritratti più fedeli e appassionati dell’India sotto la dominazione britannica, assente da troppi anni dalle librerie italiane dopo essere stato un grande successo, come purtroppo capita spesso con i libri. Senz’altro qualcuno ha ancora in casa l’edizione Sperling & Kupfer, che ogni tanto si trova anche nei mercatini dell’usato e nei bookcrossing, o magari qualcuno lo ricorda anche come titolo, grazie anche al bel sceneggiato anni Ottanta con Ben Cross, Amy Irving e Christopher Lee, anche questo purtroppo non più replicato. Ma molti non lo conoscono e questa è un’occasione per immergersi nelle oltre mille pagine di un’epopea avventurosa, storica, romantica, mai melensa, crudele, appassionante, colorata. Tutto parte nell’India della rivolta dei Sepoy del 1857, quando Ash, bambino inglese, vede morire i suoi genitori uccisi dai rivoltosi e viene salvato dalla sua balia indiana, che lo nasconde al nord, verso le montagne, dove conosce il giovanissimo Marajà di cui entra al servizio, stringendo amicizia con Anjuli, la sorellastra di questo, il grande amore della sua vita. Costretto a fuggire perché in pericolo di vita, Ash torna in seno alla società britannica e fa carriera nel copo delle Guide, ma sarà per sempre diviso tra due culture e due anime, indiana e inglese, finché dopo anni reincontrerà Anjuli in una situazione imprevista. Un romanzo che è storia d’amore, Storia di una pagina poco nota, ritratto di una cultura che oggi si affaccia sui destini del mondo e dove molte delle cose narrate ci sono ancora, tra tradizione, folklore, crudeltà. Padiglioni lontani è considerato il romanzo migliore mai scritto da un autore occidentale sull’India, un mondo che Mary Margaret Kaye conosceva bene, visto che ci era nata nel 1908, ci è tornata a varie riprese, anche aiutata dal successo editoriale di Padiglioni lontani, che ha venduto in tutto il mondo diciotto milioni di copie. Mary Margaret Kaye è autrice anche di diversi gialli, alcuni usciti negli anni nella collana del Giallo Mondadori, spesso ambientati in Sud Africa, altro Paese in cui ha soggiornato, vari libri per ragazzi e il romanzo storico esotico L’ombra della luna L’autrice è morta nel 2004, a 96 anni, e le sue ceneri sono state disperse nel lago Picola, nei pressi di Udaipur, nei luoghi indiani di Padiglioni lontani. Quindi, un’ottima occasione per leggere o rileggere un classico e per immergersi in un mondo che non può non conquistare.

M.M. Kaye nasce in India, a Shimla, nel 1908, in una famiglia con stretti legami con l’apparato militare britannico (ne fecero parte il nonno, il padre, suo fratello e infine suo marito). Dopo l’indipendenza indiana segue il marito in giro per il mondo nei suoi spostamenti per ragioni di servizio. Pubblicato nel 1978, Padiglioni lontani è stato un caso editoriale senza precedenti. Autrice di più di quindici opere fra romanzi e memorie, dopo la morte, avvenuta in Inghilterra nel 2004, le sue ceneri sono state disperse nel lago Pichola, nei pressi di Udaipur, in India.