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Chi ha paura dei giustizieri?

Autore: Francesco Musolino
Testata: Gazzetta del Sud
Data: 11 novembre 2015

Prima di scrivere questo romanzo sono entrato in contatto con la pancia del nord-est: qui la rabbia è palpabile». Massimo Carlotto torna in libreria con un nuovo libro della fortunata serie di avventure del suo celebre personaggio, l'Alligatore, alias Marco Buratti, e della sua banda, composta da Beniamino Rossini e Max la Memoria. "Per tutto l'oro del mondo" (Edizioni E/ O) è un riuscito noir in cui si alternano ritmo, intreccio e l'amore per il jazz, alimentato da una fascinosa lady, capace di rubare il cuore del detective romantico nato dalla penna dello scrittore - nonché autore, curatore editoriale e sceneggiatore teatrale - d'origini padovane. A due anni da una rapina finita con un doppio omicidio, l'Alligatore si trova ad indagare sulle bande che terrorizzano il nordest italiano, sempre spinto dal desiderio di stare accanto alle vittime, di voler difendere l'onore degli ultimi. La verità dei fatti è sconvolgente e al tempo stesso inaccettabile e in breve si svilupperà un pericoloso intreccio, sulle tracce dell'oro e della sete di vendetta, a stretto contatto con bande di criminali senza scrupoli. «Il problema delle rapine in villa nel nordest è un nervo scoperto - ci ha detto in proposito Carlotto - siamo in un territorio di confine, dunque indifendibile. Le bande slave colpiscono e si ritirano ma i basisti sono sempre italiani». Mosso dalla voglia di far giustizia, l'Alligatore trascinerà i suoi sodali in una pericolosa avventura, in un territorio ormai ostaggio della paura, cavalcata in tema elettorale dai sindaci-sceriffo. Carlotto dimostra grande sagacia centrando un tema attualissimo, riuscendo a sfociare dalla finzione alla realtà, con le vittime che rischiano di diventare carnefici in nome della legittima difesa: «Nel veneto lo Stato viene visto come un nemico che occupa il territorio senza volerlo difendere. E così ciascuno si sente legittimato a procurarsi un'arma per farsi giustizia». Le cronache recenti - a proposito del pensionato che ha ucciso un ladro e dell'esaltazione che ne hanno fatto alcune parti politiche - ci mostrano quanto tutto ciò sia cruciale. Cambiano i tempi, l'Alligatore invecchia e il mondo attorno a lui cambia, si fa più cinico. Il mito del benessere, la fame bulimica di denaro e la criminalità odierna raccontata da Carlotto cozzano con lo stile etico dell'Alligatore, soprattutto con il rigore formale di Rossini. La nuova frontiera del facile guadagno mercifica i corpi con la prostituzione, assalta la salute degli innocenti con i traffici legati allo smaltimento dei rifiuti e alla sofisticazione alimentare. Cresce palpabile quella sensazione di pericolo che trasuda dalle pagine di Carlotto e con essa - per mitigare l'impotenza di sentirsi ostaggio in casa propria - la fame di vendetta nella pubblica piazza.