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Muriel Barbery dal riccio al fantasy

Autore: Marzia Fontana
Testata: Il Venerdì di Repubblica
Data: 15 gennaio 2016

Vivono lontanissime in un'epoca imprecisata, l'una in un paesino sperduto della Borgogna, l'altra sull'Appennino abruzzese, eppure hanno un dono in comune le protagoniste di Vita degli Elfi, di Muriel Barbery (e/o, pp. 256, euro 18, traduzione di Alberto Bracci Testasecca), in libreria a fine mese: Maria comunica con la natura e sente le onde emesse dagli esseri che la circondano, Clara possiede uno straordinario genio musicale e coglie le storie nascoste fra gli spartiti. Entrambe sanno unire il mondo umano e quello degli elfi e gettano ponti verso una dimensione in cui contano solo la natura e l'arte. A nove anni dal bestseller L'eleganza del riccio, la scrittrice francese (a sinistra in una foto all'epoca del suo esordio) sconfina nel fantasy con un romanzo onirico che è una riflessione sull'incanto della bellezza minacciata dalle miserie umane e una meditazione affabulatoria sulla potenza della narrazione, l'unico fattore, sostiene uno dei personaggi, in grado di cambiare il reale.