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La casa dei libri perduti

Autore: Francesca Frediani
Testata: Repubblica D
Data: 3 aprile 2016

«Spesso mi domandavo, come si vedrà il mondo dalle finestre di quella casa?, come si vedranno Bogotà, il nostro parco e la mia piccola vita?». Dopo aver girato il mondo, uno scrittore e filologo colombiano (all'opera sul saggio Sull'uso storico del diminutivo in Centroamerica e nelle zone andine), in cui non è difficile intravedere il profilo dell'autore, che ha vissuto a Parigi, Roma e New Delhi, torna nella città d'origine. E per sé e per l'amatissima zia, che lo aveva allevato dopo la morte dei genitori nell'incendio della loro abitazione, acquista proprio quella casa che già da piccolo lo incuriosiva da lontano. Ogni stanza della villa diventa per il 51enne Santiago Gamboa, autore raffinato e coltissimo (Morte di un biografo, Preghiere notturne), pretesto di infinite storie germinanti una dall'altra come nella miglior letteratura sudamericana, a rispecchiare il realismo non magico ma sociale, politico e culturale di un paese dalle mille contraddizioni. Ecco così la zia, avvocatessa penalista rivoluzionaria, con la cagnolina Marquesa Pasionaria; Transito Medina, la fedele domestica, fratello arruolato nelle Fare e dalle Fare giustiziato per errore; l'autista Abundio, che lavorava nelle miniere di smeraldi; i festini di una Bogotà marcita nel sesso e nella cocaina. Intanto, una ditta di traslochi monta su scaffali di legno componibili una borgesiana biblioteca-universo di 27mila volumi in rigoroso ordine alfabetico, e la zia nasconde in un baule il segreto della vita del protagonista