Login
Facebook
Twitter
Instagram
Newsletter

La Serenissima medievale è il palcoscenico di un giallo

Autore: Maria Vittoria Adami
Testata: L'Arena di Verona
Data: 5 aprile 2016

Punta ancora sulla misteriosa Venezia medievale, la Edizioni E/O che annuncia l'uscita del nuovo romanzo di Roberto Tiraboschi, La bottega dello speziale. Venetia 1118 d.C (E/O, 352 pp., 18 euro).

Il thriller storico del drammaturgo bergamasco, che vive tra Roma e Venezia, segue la strada del precedente, La pietra per gli occhi (E/O, 2015) sempre calato nella laguna del 1100. Dal mondo dei vetrai, l'autore si sposta nei laboratori di medici e speziali, senza perdere d'occhio il suo protagonista, il chierico Edgardo impegnato a indagare sulla sparizione della figlia di un ricco mercante. Ma il raziocinio del monaco è messo a dura prova nelle sue ricerche dall'incertezza che Magister Abella, la misteriosa donna medico della scuola di Salerno, sia un’alleata o una temibile avversaria.

«L'elegante ed erudito stile di Tiraboschi non rinuncia a farsi mimetico se la narrazione storica lo richiede, sciogliendo però le briglie quando l’azione lo pretende, sullo sfondo di una Venezia ritratta con pennellate espressive», spiega la casa editrice. Ma dalla trama incalzante esce anche la penna dello sceneggiatore cinematografico: Tiraboschi ha lavorato per i registi Liliana Cavani, Marco Pontecorvo e Silvio Soldini.

Edgardo, dopo aver lasciato la tonaca di monaco amanuense, è diventato precettore nella casa di un ricco mercante veneziano la cui figlia viene rapita. Per scoprire l'autore del misfatto, il chierico percorre calli e isole ancora in parte inghiottite dalla laguna. Con lui il lettore attraversa una Venezia di mistero, lontana dalla folla del nuovo millennio, disabitata e costellata da pochi edifici in pietra, vetrerie, chiese, arsenali e rifugi in balia di maree e terremoti, dove, in un garbuglio di imbarcazioni, sta prendendo forma la potenza mercantile e navale che trionferà nei secoli successivi. In questo embrione di metropoli si intrecciano personaggi d'Oriente, come la conturbante Magister Abella, una delle poche donne del tempo a praticare la medicina, malvista dai superstiziosi che la sospettano di stregoneria.