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La grazia del demolitore di Fabio Bartolomei

Autore: Vanessa Tenti
Testata: Flanerì
Data: 22 novembre 2016
URL: http://www.flaneri.com/2016/11/22/la-grazie-del-demolitore-fabio-bartolomei/

Finalmente Fabio Bartolomei è tornato! E non solo perché è uscito il suo quinto libro La grazia del demolitore (E/O, 2016), ma soprattutto perché in esso si ritrova quella magia che nel precedente romanzo, Lezioni in paradiso, sembrava proprio mancare.

Le storie immaginate da Bartolomei si aggrappano saldamente alla realtà, quella realtà quotidiana che consiste di piccoli gesti, incontri casuali e luoghi senza tempo, ma che viene abilmente trasfigurata dall’autore in modo che ogni aspetto descritto diventi rituale, innamoramento, luogo di culto. Non è raro il pensiero di poter incontrare ogni giorno in una via del proprio quartiere i personaggi di cui si sta leggendo la storia, e allo stesso modo può nascere spontaneamente la fantasia che il signore sempre seduto al tavolino del bar, la tabaccaia o il fruttivendolo racchiudano storie favolose.

La grazie del demolitore è ambientato principalmente in un frammento di spazio cittadino che si dilata a poco a poco col procedere dei lavori di riqualificazione urbana a opera del protagonista Davide, figlio di un importante e disonesto costruttore, e costruttore lui stesso. A causa di un evento imprevisto (che diventa poi un rituale necessario per il personaggio) che vede Davide intrappolato in casa di Ursula, una ragazza cieca, il giovane inizia a subire la fascinazione della donna e tutto il suo bagaglio di emozioni e atteggiamenti viene alterato dall’indomabile desiderio di renderla felice. Ursula vive sola col suo cane-guida, ha poche ma robuste amicizie, un lavoro che le permette una vita modesta ma indipendente e anche se a tratti diventa nostalgica, sa essere affettuosa e spensierata.

La grazie del demolitore è poi costellato di una serie di altri personaggi che nascono nei due diversi universi dei protagonisti, universi molto caratterizzati e situati ai due lati opposti della società, e che si fondono e confondono in un turbinio di reazioni e sentimenti poiché in fondo appartengono tutti allo stesso mondo, quello abitato dagli esseri umani e dalle loro emozioni.

La trama di La grazie del demolitore è semplice ma arricchita dalla genuinità dei comportamenti umani, dagli errori e dalle gesta eroiche di ogni giorno, dal rapporto conflittuale con un padre troppo potente e da quello danzante e segreto con la madre, dalle invenzioni di un autore che non si distacca mai dalla realtà ma la fregia di miracoli possibili, come un albero di Natale addobbato con acrobatiche bolle di sapone.

La lettura procede fluida; l’idea di naturalezza è mal celata in una scrittura ricercata e brillante che non nasconde il lavorio dello scrittore, mentre è confermata dalla facilità con cui ci si immerge in una storia che potrebbe davvero toccare chiunque.

La grazia del demolitore non eguaglia quel capolavoro che continua a essere We Are Family, ma non smentisce la capacità di Fabio Bartolomei di regalare ai suoi lettori storie di imprevista bellezza senza che debbano volgere lo sguardo dell’immaginazione troppo lontano, anche solo oltre il vetro delle finestre delle loro case.