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L'inferno sono gli altri

Autore: Sandro Orlando
Testata: Style - Corriere della Sera
Data: 10 gennaio 2017

Uno scrittore finisce in una piccola cittadina della Turchia, e per una serie di casualità decide di restarvi. Durante il viaggio ha incontrato una sconosciuta, ed è bastato che lei mostrasse interesse per i suoi libri perché se ne invaghisse. Una volta arrivato scopre che la cittadina, di cui sappiamo solo, che «è situata tra le colline e il mare», ha la fama di essere un posto dove si verificano molti omicidi. «Perché questi crimini?» chiede. «Questioni fondiarie. I valori dei terreni da queste parti sono sempre in crescita. Lo sanno tutti. E quindi le persone fanno a gara per accaparrarsi la terra. Poi nascono le faide. La gente qui è un po' indietro con i tempi. La vendetta è ancora un sentimento potente. Ma se chiede la mia opinione, il denaro è sicuramente un fattore più determinante». Per un romanziere sradicato, alla ricerca di un'avventura erotica e dell'ispirazione per scrivere un noir, è il luogo perfetto per fermarsi. Ma invece di trovare un rifugio creativo, il protagonista finisce risucchiato in un vortice di intrighi e cospirazioni, in cui alla fine sarà lui stesso a doversi difendere dal sospetto di un omicidio. O si è trattato solo di un sogno? Il dubbio non viene chiarito.

Tutto è allusivo, enigmatico e sfuggente in Scrittore e assassino, il thriller esistenzialista dello scrittore e giornalista turco Ahmet Altan, che esce ora nella traduzione di Barbara La Rosa Salim per le Edizioni e/o. Un romanzo quasi cifrato, con figure e località anonime, e atmosfere oniriche, che sarebbe passato probabilmente inosservato al di fuori della Turchia, se non fosse stato ritenuto colpevole di diffondere «messaggi subliminali» a favore del tentato colpo di stato del luglio scorso, con la conseguente incarcerazione del suo autore. Una condanna che ha suscitato un'ondata di sdegno e proteste in tutto il mondo, e che si è andata ad aggiungere ai 25 procedimenti giudiziari già aperti contro Altan per reati d'opinione vari, negli anni in cui è stato editorialista di Taraf, il principale quotidiano d'opposizione al regime di Erdogan. Solo che nel suo caso non si è trattato di un sogno, lo scrittore è ancora agli arresti. La letteratura a volte anticipa la realtà, ma questa non si lascia imporre degli happy end.