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“L’incidente” di Laurence Cossé

Autore: Elisa Rubertelli
Testata: Fuori Margine
Data: 19 dicembre 2017
URL: https://fuorimargine.net/2017/12/19/lincidente-di-laurence-cosse/

“L’incidente” svela quasi dalla sue prime pagine il suo elemento più caratterizzante, cioè di essere una storia di semi fiction in cui un famoso fatto di cronaca realmente accaduto fa iniziare e sostiene come spina dorsale la vicenda immaginaria della protagonista. Questo evento fagociterà paurosamente in pochi attimi la vita di Lou, portandola a rivoluzionarla sin dalle fondamenta; dovrà attraversare smarrimento e disperazione assoluti e mettere in scena studiate finzioni arrivando a non riconoscersi più ma anche a scoprire una nuova, inaspettata e incredibilmente diversa parte di se stessa.

Il libro divide nettamente queste due fasi rispecchiandole anche nello stile: la prima, quella della perdita totale, è prettamente introspettiva e di analisi psicologica con un ritmo misurato che scava nel personaggio con cura ed acume; la seconda esplode in una velocità quasi sincopata da road movie. La Cossè porta Lou prima ad attraversare se stessa, poi la fa muovere istericamente nello spazio, che così diventa specchio e resa quasi fisica della sua metamorfosi. L’ambientazione parigina si percepisce come l’altro, unico, personaggio oltre alla protagonista: sono quadri essenziali, ma non di semplice accompagnamento, quanto di estensione e rinforzo dell’evento reale e fungono da collante fra parte inventata e contesto fisico-storico vero. La scrittura della Cossé è trasparente, impalpabile, filante, essenziale: riesce a sparire per farsi pura scorrevolezza funzionale al raccontare.

Nel complesso la trama pecca di qualche fase un po’ troppo eccessiva, tanto da sfiorare in un paio di circostanze la poca plausibilità, però la storia è davvero così estrema da giustificare qualche avvenimento sopra le righe, necessario per arrivare allo scioglimento di una situazione che plurimi sviluppi concatenati rendono davvero intricata. Una lettura coinvolgente e intrigante nell’evoluzione mentale della protagonista, maestra prima inconsapevole e poi indiscussa di adattamento e trasformismo come estremo attaccamento alla vita.