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La Sposa Gentile di Lia Levi: la storia di mezzo secolo di una famiglia ebraica

Autore: Joyce Hueting
Testata: pianetadonna.it
Data: 10 marzo 2010

Amos e Teresa hanno e sono due vite, in due mondi. Di Amos conosciamo la sua famiglia, la sua cultura, la sua religione. A volte basta dire “ebreo”, e se non basta, basterà, grazie alla cura di questo libro. Di Teresa conosciamo la sua povertà, perché a volte le generalizzazioni sono sufficienti per farsi un’idea.

È una storia d’amore, a tutti gli effetti. Una trama cucita col filo d’oro sopra una stoffa umile. Amos che non dimentica mai la sua posizione, di uomo, di ebreo, di banchiere, di figlio, di fratello, di amante, di marito, di padre. Teresa che non dimentica mai il suo amore. Ma questo potrebbe sembrare un cliché, che invece, proprio nelle sfumature della storia, crolla con grande coraggio.

Ricevendo le spalle dei più cari parenti, entrambi fanno quello che vogliono fare, ma anche quello che devono fare. Entrambi danno prova del loro amore, generoso, mentre i loro rispettivi mondi, li privano del riconoscimento: l’unica, insostituibile ricchezza, che gli manca. Ma non sarà sempre così, Teresa saprà dimostrare la sua totale dedizione meravigliando anche il suo sposo.

Personaggi secondari che non vogliono eccellere e rubare la scena con le loro particolarità, eppure ben forgiati, rappresentanti di realtà possibili, presenze indispensabili nella loro semplicità.

È un libro la cui storia ruba tutta l’attenzione, ma meraviglia quanto sia pacato il suo ritmo. Forse è questo, l’effetto che farebbe ascoltare le vicissitudini di famiglia raccontate da una nonna, brava anche a romanzare oltre che incantare.

“E di nuovo Amos si vide davanti la dea Terra e Giunone ‘dalle bianche braccia’ e disse un grazie alla Natura che aveva concentrato tutto il proprio vigore in quella creatura florida e boschiva dai denti smaglianti, di certo nati per mordere frutti staccati direttamente dall’albero”