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Art in Pills libri: Il viaggiatore e il chiaro di luna di Antal Szerb

Autore: Viviana Filippini
Testata: Cultora
Data: 22 giugno 2018
URL: http://www.cultora.it/25324-2/

Il viaggiatore e il chiaro di luna (Utas és holdvilág) è un romanzo del 1937 di Antal Szerb, uno scrittore ungherese di famiglia ebraica convertitasi al cattolicesimo, morto a causa di brutali percosse, nel 1945, in un lager nazista.

Szerb fu, e ancora oggi lo è, una delle figure più importanti della letteratura ungherese. A testimoniarlo c’è questo libro nel quale i protagonisti ungheresi vivono la loro esperienza di vita in Italia. La storia narrata ha un qualcosa di surreale e di mistico, è un viaggio fisico, ma anche emotivo. Un turbine di eventi ed emozioni che lasceranno segni indelebili nel protagonista.

Al centro della trama, Szerb mette il viaggio di nozze di una coppia di novelli sposi in Italia, terra ricca di arte, storia e, allo stesso tempo, misteriosa e tutta da scoprire. Mihály (lui) e Erzsi (lei) sono innamoranti e sperano di trovare ancora più complicità durante il viaggio italiano, ma basteranno poche cose per mettere in crisi la stabilità che i due hanno appena creato.

A squilibrare il tutto una lettera dell’ex-compagno della donna, il quale ragguaglia il neo sposo su alcuni comportamenti da assumere per avere un rapporto perfetto con Erzsi. Accanto a questo scritto un piccolo disguido con le coincidenze dei mezzi di viaggio che separerà la coppia.

Mihály, rimasto solo non partirà “a razzo” a cercare la moglie. No. Lui comincerà un pellegrinaggio fisco e mistico che lo porterà a ricercare un amico d’infanzia diventato monaco in Italia, nel tentativo di trovare spiegazioni sulla morte di Tamas Ulpius.

Dall’Umbria a Roma, il giovane marito sarà travolto da un vortice di eventi e sentimenti che lo destabilizzeranno fino allo stremo (compresi seri malanni fisici che lo obbligheranno a letto per parecchio tempo), costringendolo a dover rivalutare in modo completo quella che è stata la sua esistenza fino al matrimonio.

In parallelo Szerb ci racconta quello che accade a Erzsi, la moglie. Lei si trasferirà a Parigi con un’amica, e nella capitale francese vivrà un percorso del tutto personale, con una rinascita che la porterà ad allontanarsi sempre più dal coniuge.

Il viaggiatore e il chiaro di luna narra di un viaggio attraverso luoghi italici antichi, atavici, come se in essi il protagonista stesse ricercando le origini del suo vivere e del suo soffrire. Dall’altra parte, il pellegrinaggio è qualcosa di psicologico, un viaggio mentale, compiuto da marito e moglie per comprendere quello che vogliono davvero dalla vita. Durante la lettura Szerb trascina il lettore nell’intreccio narrativo a tal punto che si ha la sensazione di stare accanto a Mihály e di vivere con lui un pellegrinaggio che assomiglia anche ad un sorta di contorto e surreale sogno mistico pieno di visioni e rivelazioni. Un’esperienza fatta di incontri, di dialoghi intellettuali e di riflessioni sul senso del vivere che lo porteranno a fare i conti con il suo presente, ma soprattutto con quel passato che lo tormenta come un chiodo fisso.

Il viaggiatore e il chiaro di luna di Antal Szerb è un classico della letteratura ungherese e il modo in cui si conclude presenta un Mihály sì provato dalla vita ma, allo stesso tempo, più consapevole di quanto a volte sia complesso il senso del vivere e dell’amare.