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Ulisse da Baghdad

Autore: Licia Lanza
Testata: PeaceReporter
Data: 29 giugno 2010

“Nascere è una lotteria, e il numero estratto può essere buono o cattivo. Se esce l’America, o l’Europa, o il Giappone uno si sistema e la cosa finisce lì. Ma se esce l’Africa o il Medio Oriente…” Così Saad - un nome dal significato contrastante, speranza in arabo e triste in inglese - inizia a raccontare la sua storia, un cammino percorso da tanti immigrati. Saad è un ragazzo onesto, giovane, che vuole laurearsi in giurisprudenza e sposare la ragazza che ama. Ma è iracheno e vive nella Baghdad del regime di Saddam Hussein, dove la popolazione è consumata dagli attacchi terroristici, dalla mancanza di cibo e medicine, dall’odio. Quando decide di partire per l’Europa, Saad inizia la sua odissea attraverso il Medio Oriente e l’Europa, passando anche per l’Italia. Saad è l’Ulisse dei nostri giorni, l’uomo alla ricerca di un luogo in cui vivere in pace e serenità, l’immigrato costretto a intraprendere un cammino che mai avrebbe immaginato, irto di pericoli e difficoltà. È lo straniero che camminando nel mondo incontra le frontiere, quelle stesse frontiere di cui parla l’ufficiale italiano che interrogandolo si chiede se “tracciare dei confini sia veramente l’unico modo perché gli uomini possano vivere insieme”. L’autore di “Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano” ci regala un racconto pieno di humour, tristezza e speranza, capace di farci riflettere sul destino dei tanti stranieri che ogni giorno vediamo muoversi nel mondo.