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Divorzio all'islamica a viale Marconi

Autore: Silvia Tomasi
Testata: Panorama
Data: 29 ottobre 2010

Scoppi di lingua «colored », dove l'italiano e le sue espressioni vernacole siciliane e romanesche si frammischiano con l'arabo nelle varianti egiziane e tùnisine: questo è l'ibridismo letterario di Amara Lakhous, scòttore e giornalista algerino in Italia dal 1995, nel suo nuovo romanzo Divorzio all'islamica a viale Marconi. Così le note sulle «fimrnine» del protagonista, il siciliano-arabo Christian, perfettamente bilingue per via dei nonni emigrati in Tunisia, che viene assoldato dall'intelligence italiano per spiare il covo islarnico di viale Marconi a Roma, si rispecchiano e rimbalzano con la seconda voce narrante di Safia, italianizzata in Sofia, emigrata con marito architetto-pizzaiolo nella Roma ossessionata dagli attacchi kamikaze degli integralisti islamici. Lo scontro di culture termina in pastiche terminologico e in pasticcio di riti, che in queste realtà multicolori perdono di senso, sdrarnmatizzati e ridotti da Lakhous alla canna del gag.