Tripoli, giugno 1967 in piena Guerra dei sei giorni. Violenze e soprusi si scatenano contro gli ebrei, scardinando la vita di una famiglia italiana lì da tempo. Si nascondono, poi grazie a un funzionario del governo riescono a fuggire. Approdano a Roma. C'è anche Micol, la figlia, che crescendo dimentica, o almeno crede, i fantasmi della sua infanzia. Ora è una giovane donna schiva e riservata, fa l'avvocato. Ha abbandonato le tradizioni ebraiche cui suo padre, morto troppo giovane, la teneva ancorata. Un giorno però l'associazione degli ebrei italiani fuggiti dalla Libia la contatta. Inizia così un viaggio dove Micol, proprio come la sua autrice, Daniela Dawan, nata a Tripoli, ritroverà le radici e scioglierà i misteri della sua infanzia.