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Forse ho sognato troppo

Autore: Marina Morassut
Testata: Thrillernord
Data: 2 dicembre 2019
URL: http://thrillernord.it/forse-ho-sognato-troppo/

Se siete donne, probabilmente odierete “Forse ho sognato troppo”, il nuovo romanzo che Michel Bussi questa volta ambienta in Paesi lontani dall’amata Normandia..

Se siete lettori, sicuramente divorerete il suo nuovo romanzo.

Perchè dopo il capolavoro assoluto che è stato “Ninfee Nere”, dove l’arte si mescolava all’assassinio e ai misteri, e gli altri incredibili gialli che in questi ultimi anni quest’autore ci ha regalato, in questo romanzo Bussi fa una cosa parimenti straordinaria: sublima la normalità e l’ammanta di molteplici possibilità, ciascuna delle quali potrebbe proseguire su una propria via parallela, reale o meno che sia.

Traveste dall’inizio alla fine la vicenda di magia, realtà, musica e poesia, viaggi e località remote eppur famose, eventi e routine, giocando al gatto con il topo con i suoi affezionati lettori. E questa volta anche con Nathalie, la protagonista.

Le carte le distribuisce tutte, senza trucchi e senza inganni, ma come un bravo mazziere le mescola continuamente, tanto gli attori della vicendaquanto per i lettori. Saremo al contempo rondini in balia del vento capriccioso, un po’ come Nathalie, portate ora di qua ora di là e allo stesso tempo legno duttile nelle mani di un abile artigiano.

Come di consueto monsieur Bussi ci porterà in giro per il mondo, facendoci visitare luoghi meravigliosi, allontanandoci dalle sue adorate falesie e facendoci immergere in altrettanti luoghi famosi eppur ancora misteriosi. Ci porterà a Montreal, Los Angeles e Giacarta, facendoci visitare i luoghi d’elezione dell’amore di Nathalie e di Ylian, quasi come se fossimo anche noi dei turisti.

Ma soprattutto ci farà “visitare” la vita di questa famiglia e di tutti gli amici o conoscenti che girano intorno alla normale vita quotidiana. E che a ben scavare riserva segreti e sorprese. Segreti che potrebbero diventare molto pericolosi.

Come anticipato in apertura, forse odierete la protagonista, pur se riconoscerete in lei una donna dei nostri tempi, in fuga dalla realtà della vita abitudinaria ed in cerca costante di un qualcosa di più… eccitante?, mistico?, qualcosa che possa paragonarsi all’eterna giovinezza?

Qualcosa che le permetta di potersi sentire viva nonostante le responsabilità della vita adulta? A voi Michel Bussi lascia la lettura, la scoperta di un magnifico giallo e le considerazioni che scaturiscono dalla vita che ciascuno di noi vive nella realtà e che gli permette di trarre spunti da questa vicenda.

Insieme alla protagonista Nathalie e alla sua famiglia, vivremo il presente del 2019 ed il passato dell’anno 1999, quando la protagonista aveva 33 anni, era spostata con Olivier ed era la madre di una bimba piccola – e proprio in quell’anno dorato e maledetto aveva incontrato colui che sarà l’amore della sua vita.

I capitoli intervallati raccontano ciò che succede nel presente e ciò che succede nel 1999 quando tutto ha inizio. È sempre al presente, anche quando siamo nel passato, per rendere tutto il racconto importante in modo equanime e focalizzare l’attenzione e l’interesse del lettore tanto sul presente quanto sul passato.

E dopo aver pianto tutte le Vs lacrime, guarderete alla Vs famiglia con il cuore che vi scoppierà di quell’amore che la quotidianità, la fretta, le troppe cose talvolta fanno passare in sordina.

Un amore così grande per un cuore in fondo così piccolo.

E come nei più bei romanzi, un cuore così infido, che richiede il sacrificio del bene più prezioso: la vita.