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Sorelle d'Italia

Autore: Benedetta Marietti
Testata: D / La Repubblica delle Donne
Data: 22 ottobre 2011

C’è una bella scena, nell’ultimo intenso romanzo di Elena Ferrante, L’amica geniale, che l’autrice (misteriosa, di lei si sa solo che è nata a Napoli dove ha vissuto per un certo periodo) aveva già raccontato in La frantumaglia, libro epistolare scopertamente autobiografico: un giorno di una calda estate napoletana due ragazzine undicenni (Elena e Lila in L'amica geniale, l’autrice stessa e sua sorella nel libro precedente) si allontanano di nascosto dalla famiglia per una gita ma vengono sorprese da un pauroso temporale. Tornate a casa, la punizione sarà inevitabile ma per la prima volta le due avranno imparato a vedere cosa le circonda. Durante quell’episodio, la Napoli periferica appare per la prima volta come un «paesaggio d’abbandono: bidoni ammaccati, legna bruciacchiata, carcasse d'auto, ruote di carretta coi raggi spezzati...». Quella città «che entra nel sangue» è lo sfondo perfetto per narrare la miseria e la violenza dell’infanzia e dell’adolescenza di due amiche per la pelle negli anni 50, Elena Greco e Lila Cerullo. Nel racconto di Elena, la voce narrante, compiuto a sessant’anni di distanza, quando ormai si è trasferita a Torino (altra città ricorrente nei romanzi di Ferrante), si percepisce non solo un percorso di vita privato ma anche una riflessione sui mutamenti sociali e economici dell’Italia. Una vera saga, ricchissima di personaggi, che verrà infatti completata, secondo il progetto di Ferrante, da altri due o tre romanzi su giovinezza, maturità e vecchiaia delle due amiche “geniali”.