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L'amica geniale | Elena Ferrante | Edizioni E/O

Testata: 40 secondi
Data: 15 febbraio 2012

Ora ricordo cosa vuol dire non riuscire a scollarsi da un libro. Dimenticare di avere fame, un ragazzo e degli amici. Tutto può aspettare, anche perché voi non ci siete. Dopo qualche pagina siete finiti in un rione della Napoli degli anni ’50, tra famiglie povere a partecipare della verità di un’amicizia.

Lila e Elena sono amiche fin dal’infanzia, non si sa come ma si sono scelte vicendevolmente. Hanno stretto, senza dichiararselo, un patto silenzioso e segreto e da allora un filo sottile ma tenace legherà le loro esistenze. Sono diverse, complementari, ma vivono immerse entrambe in un mondo fatto di brutture e ignoranza cercando di emanciparsene, di creare il bello in qualche modo. Nonostante questa amicizia che sembra diventare, soprattutto per Elena, l’epicentro attorno a cui far ruotare ogni avvenimento della sua vita ognuna troverà un modo proprio di differenziarsi da ciò che ha sempre avuto intorno.

La misteriosa Ferrante ha riempito il libro di una scrittura magnetica, le pagine si sfogliano ad un ritmo insolitamente veloce per una storia dal contenuto così potente. E’ sicuramente il miglior racconto di un’amicizia femminile che abbia mai letto, perché capace di evocare tutte quelle sensazioni inspiegabili, irrazionali (e forse per questo tipicamente femminili) che portano a legarsi ad una persona, ma lo fa senza imprigionare il lettore in questo rapporto permettendogli di avere chiaramente in mente  le immagini, i suoni, le voci e gli odori di un povero quartiere della Napoli del dopoguerra.