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Letterature nord-africane, arabe e del Medio Oriente

Saleem Haddad

Saleem Haddad

Saleem Haddad, classe 1983, è nato in Kuwait da madre iracheno-tedesca e padre palestinese-libanese. È cresciuto in Giordania, Canada e Gran Bretagna. Per Medici Senza Frontiere ha lavorato in Yemen, Siria e Iraq. Ha collaborato con il Centro di Studi Strategici dell’Università della Giordania. Vive a Londra dove si occupa di politica, rapporti stato-società, processi di transizione e peacekeeping per conto di Safeworld, dove lavora come Conflict and Security Advisor per le aree del Medio Oriente e del Nord Africa. Ultimo giro al Guapa è il suo romanzo d’esordio.

Tutti i libri di Saleem Haddad

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12 maggio ore 12:00
Tutti i nostri eventi in programma al Salone del Libro 2016
Dopo le primavere arabe, un articolo del New York Times consiglia i 5 astri nascenti della letteratura araba. Tre sono pubblicati dalle Edizioni E/O.
Foreign Policy ha incluso nella lista l'autore del romanzo Ultimo giro al Guapa per aver rivendicato l'identità queer araba.

Ultime recensioni

  • In una grande città mediorientale affollata e infuocata, il giovane Rasa si appresta a vivere un giorno di svolta nella sua vita: quello in cui la nonna – con cui condivide la casa – lo scopre a letto con il suo amante, quello in cui il suo migliore amico viene arrestato...
    — Fools Journal, 4 ottobre 2017
  • Internazionale a Ferrara Al Teatro Comunale si parla di amore e tabù sessuali dopo le rivolte delle primavere arabe con Catherine Cornet, Internazionale, che anima il dibattito tra Shereen El Feki giornalista britannica di origini egiziane, autrice di Sex and the citadel...
    — Internazionale, 1 ottobre 2017
  • Ambientato in una non precisata città mediorientale “Ultimo giro al Guapa” di Saleem Haddad narra la tormentata vicenda del giovane Rasa e dei suoi amici che tra hashish, omosessualità e proteste di piazza contro un regime autoritario ed ipocrita, partecipano con entusiasmo...
    — Nena News, 2 settembre 2017
  • Consigliato alle persone che vogliono ragionare sull'identità sessuale e a chi è interessato a una descrizione sociologica delle primavere arabe.
    — Biblioterapia, 24 aprile 2017
  • Saleem Haddad è uno scrittore nato da madre iracheno-tedesca e padre libano-palestinese. È cresciuto in Kuwait, Giordania, Cipro. Adesso vive a Londra. Il suo ultimo libro, pubblicato in Italia da edizioni E/O, si intitola Ultimo giro al Guapa e racconta attraverso le vicende...
    — Pagina 99, 9 aprile 2017
  • “Ultimo giro al Guapa” è un meraviglioso romanzo. Punto. Sarebbe semplice, sui media, pomparlo, gonfiarlo come un palloncino e lasciare che si libri per aria decorato con parole tipo “gay”, “arabo”, “musulmano”. Lo è stato, stando a tanti articoli che...
    — Facci un salto, 2 aprile 2017
  • Durante l’ultimo anno di liceo Rasa scopre POLSKASAT. È Omar che un giorno, in un sussurro eccitato al telefono, gli parla per primo di una oscura rete televisiva polacca che si può tranquillamente captare via satellite a patto di essere a conoscenza delle frequenze giuste.
    — Mangialibri, 22 marzo 2017
  • «Sono cresciuto in Medioriente e a scuola ho studiato la storia europea prima della nostra. Solo all'università ho scoperto quella del resto del mondo», dice Saleem Haddad, che vive fra Londra e la Giordania (Ultimo giro al Guapa, e/o). «L'Europa vede se stessa al centro...
    — Robinson - La Repubblica, 8 gennaio 2017
  • Dopo la strage di Orlando, in Florida, il 12 giugno, l’opinione pubblica occidentale è arrivata subito a una conclusione: l’islam è una religione omofoba – a differenza delle altre religioni, notoriamente ben disposte verso l’omosessualità – e costituisce un movente...
    — Internazionale, 28 luglio 2016
  • Con il suo romanzo d’esordio, Saleem Haddad si tuffa nella vita di Rasa, un ventenne gay che vive in un paese arabo senza nome e che deve fare i conti con la famiglia, le aspettative della società, l’amore, la brutalità della polizia, l’autoritarismo, la dignità, la...
    — Internazionale, 26 luglio 2016
  • Ultimo giro al Guapa è il racconto di una vita in bilico sul filo della liceità. Saleem Haddad narra di un giovane di nome Rasa, in una capitale mediorientale ignota, percorsa dal fremito della Primavera araba. Rasa è un attivista, un borghese. Un omosessuale che di giorno...
    — L'Indice online, 11 luglio 2016
  • Ultimo giro al Guapa è un romanzo intenso e coinvolgente sul piano emotivo, ma anche molto interessante dal punto di vista sociale e politico. L’autore trascina i lettori nel turbinio angoscioso di una storia dolorosa, che lascia però intravedere nel finale una speranza
    — Liberi di scrivere, 4 luglio 2016
  • Dopo la sparatoria nel locale gay di Orlando del 12 giugno scorso, in solidarietà alle vittime della strage, su Facebook ha iniziato a circolare l'immagine qui sopra. La didascalia recita: "Il mio pensiero va alle vittime dell'attacco omofobo di Orlando. In questa foto...
    — Vice Italia, 30 giugno 2016
  • Omosessualità e islam sono temi di stringente e spesso triste attualità. Haddad racconta cosa significa essere gay in un Paese mussulmano durante le Primavere Arabe, fra pregiudizi, libertà inaspettate e speranze spesso deluse.
    — Wired.it, 27 giugno 2016
  • Saleem Haddad racconta, attraverso la storia di un ragazzo omosessuale, Rasa, una generazione di giovani che, sebbene schiacciata tra "autoritarismo e terrorismo", non smette di lottare contro la repressione dei regimi al potere che cercano di silenziare voci e corpi dissidenti
    — Huffington Post Italia, 15 giugno 2016
  • Tanti artisti – magari eterosessua- li – hanno raccontato gli strazi di chi ha do- vuto nascondersi per tutta la vita, da Nagib Mahfuz a Saleem Haddad, da registi come Mohamed Chouikh ad Abelhak Serhane.
    — Il Foglio, 15 giugno 2016
  • «Dopo i fatti di Orlando noi della comunità Lgbt di tutti i background e tutte le religioni, dobbiamo stare insieme e condannare fermamente questi attacchi e i tentativi da parte dei politici di utilizzare questa violenza contro di noi per il proprio marchio di odio». Lo pensa...
    — Il Mattino, 14 giugno 2016
  • Saleem Haddad è nato in Kuwait in una famiglia musulmana ma anche cristiana. E spiega: «Non posso fingere che il problema non esista»
    — Corriere della Sera, 14 giugno 2016
  • Saleem Haddad intervistato da Radio Onda d'Urto
    — Radio Onda d'Urto, 31 maggio 2016
  • Avete mai provato la felicità di ritrovarvi con uno sguardo nuovo, di vedere cose mai viste prima eppure riconoscerle, come se stessero lì ad aspettare di incontrarvi per avvolgervi con il loro carico dirompente e tumultuoso di emozioni e significati? E' una felicità dolorosa...
    — Il grande colibrì, 28 maggio 2016

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