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Damon Galgut vince il Booker Prize 2021

È con grandissima soddisfazione che annunciamo che La promessa di Damon Galgut è il romanzo vincitore del Booker Prize 2021. Il libro è pubblicato in Italia da Edizioni E/O, e sarà in tutte le librerie a partire dal 4 novembre. Negli Stati Uniti è pubblicato da Europa Editions.

Una saga familiare moderna che poteva arrivare solo dal Sudafrica, scritta in splendida prosa dall’autore due volte finalista al Booker Prize.

«Galgut è allo stesso tempo molto vicino ai suoi personaggi tormentati e ironicamente distante, come se il romanzo fosse stato scritto in due tempi diversi, uno veloce e uno più lento. E, miracolosamente, questa distanza narrativa non compromette la nostra intimità, ma emerge come una diversa forma di conoscenza».
James Wood, The New Yorker

«Il romanzo custodisce al suo interno lo spirito letterario di Woolf e Joyce. Elogiare La promessa nelle sue peculiarità – la serietà; l’equilibrio tra la libertà formale e l’eleganza; l’umorismo, la precisione, la verità umana – risulterebbe inadeguato e parziale. Semplicemente, dovete leggerlo. Come altri romanzi straordinari, questo è unico nel suo genere, e superiore della somma delle sue parti. La promessa evoca, quando si raggiunge la pagina conclusiva, un profondo cambiamento interiore che è tutto tranne che fisico. Ciò, come un’esperienza artistica, accade soltanto di rado e deve essere apprezzato».
Claire Messud, Harper’s Magazine

«La promessa offre tutti i pregi di un romanzo realista, più alcuni extra. Un lettore può ignorarli tutti e concentrarsi sulla storia della famiglia, oppure godersi la prosa insolita di uno scrittore sfacciato. Rispetto [a Coetzee], Galgut ne La promessa è un felice autore di satira, che trafigge in maniera mordace la sconsideratezza e l’ipocrisia dei suoi personaggi».
Rand Richards Cooper, The New York Times

«Ricorderò a lungo questo libro meravigliosamente devastante».
Peter Cameron

«La promessa è il libro più importante degli ultimi dieci anni».
Edmund White

«Semplicemente, dovete leggerlo».
Claire Messud, Harper's Magazine

«Complesso, ambizioso e brillante».
Financial Times

«Uno dei migliori libri dell'anno».
The Times

«Sbalorditivo».
The Guardian

«Un'allegoria delle più vaste debolezze di una nazione».
The Irish Times