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In ricordo di Christa Wolf

Nell'anniversario della nascita di Christa Wolf, scomparsa a Berlino il 1° dicembre 2011, le Edizioni E/O ricordano affettuosamente un’amica magnifica e una scrittrice che ha cambiato la nostra vita in questi ultimi trent’anni.

«Abbiamo mille bellissimi ricordi di lei in Germania, in Italia e altrove, le vacanze trascorse assieme anche con il marito Gerhard, le discussioni letterarie e politiche sempre appassionate, e anche le risate e i momenti conviviali. Fin da Cassandra le sue parole, i suoi sentimenti e i suoi pensieri ci hanno profondamente influenzati e trasformati e poi l’abbiamo seguita come suo editore italiano in tutto il suo coraggioso cammino.» (Sandra Ozzola e Sandro Ferri)

Omaggio a CHRISTA WOLF
di Anita Raja e Domenico Starnone

Nei bei libri c’è sempre qualcosa di intenso che è come se fosse fuggito via per sempre dalla persona che li ha scritti, rendendola umanamente più povera. Non è il caso di Christa Wolf. Ciò che le sue pagine consegnano ai lettori è anche ciò che ne fa una persona eccellente. Lei è i suoi libri, e i suoi libri sono lei.
La sua persona sensibile, generosa, incuriosita dagli altri, ironica, appassionata, e soprattutto tesa con tutta l’intelligenza, con tutto il sentimento, a capire e a dare forma di racconto a ciò che intanto vive, fa tutt’uno con la verità, con l’autenticità del suo lavoro di scrittrice.
Questo ci ha profondamente segnato. Ogni libro di Christa che ho tradotto in italiano è diventato, tra noi due, per mesi, oggetto di discussione, un’occasione per riflettere, per apprendere. Non era solo passione letteraria, voglia di venire a capo di un testo complesso. Era anche desiderio di migliorare il nostro modo di guardare il mondo,  era anche ricavarne lezioni per diventare migliori. Era soprattutto bisogno di etica, ricerca di un modo accettabile di vivere.
Quest’ultimo punto è diventato particolarmente importante quando sono cominciati i  rapporti diretti con Christa. Ci ha sedotto subito la sua tensione distesa, il suo piacere vigile di stare al mondo. Il rapporto con Gerhard, con le figlie, con i nipoti, con la vita quotidiana - la materia viva degli affetti, delle incombenze, degli obblighi, dei dolori e delle gioie – ci parevano sempre mescolati con naturalezza alla ricerca di senso, all’interrogazione di sé e degli altri, con rigore ma senza rigorismi. Ci piacevano sia lei che Gerhard: quel loro modo di scherzare, quella disposizione ad accogliere tutto ciò che è umano ma senza cinismo, quel modo di accettarsi, sostenersi tra loro, divergere, aiutarsi, scambiarsi affetto, idee, letture, citazioni. Erano belli. Christa è bella come si è belli quando ogni gesto, ogni sguardo, ogni parola è mossa dal bisogno di verità. Vederli insieme, lei e Gerhard, rischiara. Sono diventati per noi, subito, anche un modello ineguagliabile di coppia, il modo giusto, pur tra mille normali difficoltà, per vivere e invecchiare insieme. Christa, i suoi libri sono una delle cose veramente importanti della nostra vita.